"Siamo davanti ad uno stato confusionale difficile da definire. Ma se continua così la città rischia di entrare in uno stato di eutanasia". Non usa mezzi termini l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, convinto che la Capitale stia lentamente avvicinandosi a morte certa.
Una linea discendente di cui nessuno sembra voler invertire il corso, sostiene in un'intervista con La Stampa, perché "non è un caso che nessuno, a sinistra e a destra, chieda in modo convinto le dimissioni della Raggi".
Un calcolo politico, dice Marino, perché "l’esperienza dei Cinque Stelle a Roma è un tale imbarazzo nazionale e internazionale che diventa funzionale a dimostrare che sono inadatti a guidare il Paese".
"La classe dirigente dei partiti tradizionali - rincara la dose l'ex sindaco
- è così screditata che se un domani si presentasse Paperino e potesse dimostrare di avere un’idea di città e di non fare parte della vecchia partitocrazia, Paperino vincerebbe".Ma "Roma non merita un sindaco qualunque".
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