Roma. Si è presentato al seggio delle primarie nel rione Madonnella, popolarissimo quartiere di Bari, aggrappato alle stampelle come un novello Enrico Toti. «Sono un combattente per la libertà», disse sfiorando il ridicolo al dibattito su Sky Tg24, ma questa, in fondo, è sempre stata la sua allure: un Masaniello postmoderno con il retrogusto di patate, riso e cozze. La rottura del tendine d'Achille (galeotto fu il tentativo di ballare la tarantella in Calabria) è stata un ottimo pretesto per giustificare una performance che sin dall'inizio si sapeva sarebbe stata poco esaltante per il governatore pugliese.
E proprio quell'incidente forse resterà l'unico episodio degno di nota di una campagna elettorale partita con lo stigma del voltafaccia ai bersaniani durante l'ultima assemblea del partito. Da scissionista a concorrente per le primarie il passo è stato breve. E in teoria Emiliano avrebbe pure potuto avere un appeal per il popolo piddino: la sua cifra politica è sempre stata quella del tentativo di aggancio ai grillini. Un corteggiamento, per altro, sempre respinto con sdegno. La giornata di ieri è stata caratterizzata dal continuo allarme sulle presunte irregolarità perpetrate durante la consultazione. «Potete filmare con il telefonino qualunque scena sospetta», ha scritto in un post su Facebook. Peccato che i due casi di primarie bloccate gettino più di un'ombra sul candidato barese. Soprattutto nella salentina Nardò il centrodestra locale sarebbe andato in soccorso di Emiliano. Il sindaco renziano di Bari, Antono Decaro (tra l'altro successore del magistrato in aspettativa), ha denunciato la raccolta delle ricevute ai seggi «come prova di avvenuto voto».
Cattiverie? Invenzioni della propaganda renziana? Forse. Comunque nulla averebbe potuto cambiare l'esito di una corsa che vede il corpulento governatore non raggiungere nemmeno un 10% simbolico.
Una batosta che non sarà nemmeno salutare perché ci si può scommettere sul fatto che Emiliano cercherà di riproporsi sul palcoscenico nazionale. Con quella carica di sbruffoneria da guascone che lo ha reso, in fondo, simpatco a molti.GDeF
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