Meno tamponi ma altri 574 casi (come a maggio). Record Veneto

Diminuiscono i tamponi, crescono i contagi. Non sarà un Ferragosto sereno quello che l'Italia sta interpretando come quello post-Covid ma che invece è durante-Covid.

Meno tamponi ma altri 574 casi (come a maggio). Record Veneto

Diminuiscono i tamponi, crescono i contagi. Non sarà un Ferragosto sereno quello che l'Italia sta interpretando come quello post-Covid ma che invece è durante-Covid. Ieri sono stati conteggiati 574 nuovi contagi (51 in più di giovedì, ma al livello di fine maggio) a fronte di 46.723 tamponi messi a referto, 4.465 in meno del giorno prima. La percentuale dei tamponi positivi è all'1,23.

Ieri la regione più colpita è stata ancora il Veneto, con 127 nuovi casi, davanti alla Lombardia con 97. Seguono Emilia-Romagna (57), Lazio (45), Campania (44), Sicilia (36), Marche (32) e Toscana (26). Poi altre cinque regioni in «doppia cifra», sei con un numero di contagi tra 3 e 8 e solo due regioni a quota zero: Valle d'Aosta e Molise. Come si vede i contagi sono molto più spalmati geograficamente rispetto a qualche mese fa, quando regolarmente la Lombardia «fatturava» oltre la metà dei casi totali e alcune regioni, soprattutto quelle del Sud, erano praticamente Covid free.

Altro dato che preoccupa è la continua pur se lenta risalita dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva: ieri erano 56, uno in più di giovedì, a fronte di 771 ricoverati in reparti ordinari e 13.422 contagiati che sono in isolamento domestico. Il totale dei positivi attivi è attualmente di 14.249, (giovedì erano 14.081). I decessi scendono da 6 a 3: uno in Lombardia, uno in Veneto e uno nel Lazio.

I casi totali dall'inizio della pandemia sono 252.809 e siamo ormai al 17° posto al mondo (al 4° in Europa dopo Russia, Spagna e Regno Unito), al 42° per casi quotidiani (al 10° in Europa), ma ancora al 6° posto globale per morti totali (in Europa ci precede soltanto il Regno Unito) ma al 48° per morti di giornata. L'Italia è in raporto alla popolazione al 54° posto al mondo per numero di casi (4.173 per milione di abitanti) e al 10° per morti (583 per milione).

Ieri è stato anche il giorno del monitoraggio settimanale del ministero della Salute, che nel periodo 3.

9 agosto ha registrato un'incidenza cumulativa di 7,29 per 100mila abitanti, un'età mediana sempre più in calo (siamo attorno ai 40 anni) e dieci regioni con casi i aumento rispetto alla settimana precedente. Il report conferma l'esistenza di focolai di «reimportazione» dell'infezione.

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