Merkel si compra il vaccino che voleva Trump. "L'hi-tech per la gente deve restare tedesco"

Accordo per l'acquisto del 23% dell'azienda CureVac del miliardario Hopp

Merkel si compra il vaccino che voleva Trump. "L'hi-tech per la gente deve restare tedesco"

«La Germania non è in vendita». A metà dello scorso marzo, il ministro tedesco dell'Economia Peter Altmaier aveva rivolto parole dure all'indirizzo di Donald Trump. La colpa attribuita al presidente degli Stati Uniti era aver tentato di assicurare agli Usa diritti esclusivi sui prodotti della CureVac, azienda biofarmaceutica di Tubinga impegnata nella corsa al vaccino anti-Covid. In piena emergenza da coronavirus, Trump avrebbe offerto 1 miliardo di dollari per rilevare in toto la CureVac e i suoi brevetti futuri, secondo quanto riportato dalla Welt am Sonntag. La notizia scandalizzò tanto l'opinione pubblica quanto il governo della Germania, che oggi è corso ai ripari, confermando la serietà del progetto trumpiano.

È stato proprio il ministero guidato da Altmaier, uomo di massima fiducia della cancelleria Angela Merkel, ad annunciare l'acquisto del 23% dell'azienda di Tubinga per 300 milioni di euro. Spiccioli per un governo che sta combattendo la crisi economica da coronavirus a suon di pacchetti di aiuti da decine di miliardi alla volta, ma abbastanza per tenere a casa un asset rivelatosi strategico. «Vogliamo che le aziende high-tech, al servizio della popolazione, continuino a sviluppare i loro prodotti in Germania e vogliamo che siano messe in condizione di farlo», ha affermato Altmaier. Il governo Merkel si è dunque alleato con il miliardario tedesco Dietmar Hopp: già fondatore del gigante informatico tedesco SAP e oggi azionista di maggioranza di CureVac, Hopp fu il primo a respingere l'assalto trumpiano affermando che «quando avremo sviluppato un vaccino, questo dovrà arrivare, proteggere e aiutare la gente non in una sola regione ma in tutto il mondo, in spirito di solidarietà».

Nel dare la notizia, Altmaier ha fatto notare come «CureVac manterrà la completa indipendenza operativa e strategica; il governo federale non influenzerà le decisioni di politica aziendale». Il governo si aspetta poi che l'investimento «acceleri i programmi di sviluppo e fornisca i mezzi affinché CureVac possa sfruttare appieno il potenziale della sua tecnologia: puntiamo a garantire una maggiore indipendenza nell'intero processo di produzione di sostanze mediche e vaccini». Un processo che, in una recente escalation di atti ostili fra Stati Uniti e Germania, Angela Merkel vuole mantenere ben al riparo dalle avance indiscrete di Donald Trump.

La tecnologia di CureVac si basa su molecole note come «RNA messaggero» (mRNA) che si trovano all'interno del corpo.

Nel salutare la firma dell'accordo con il governo, sia Hopp sia il ceo dell'azienda, Franz-Werner Haas, hanno ricordato che l'mRNa offre «un grande potenziale» per i vaccini per il Covid-19 ma anche per molte altre malattie infettive. I vaccini basati su queste molecole richiedono dosi molto basse né hanno bisogno di essere refrigerati, semplificando la logistica dell'inoculazione a grandi gruppi di persone, ha affermato Haas.

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