Migranti, Salvini al governo "Fuori il dossier scafisti-Ong"

Il Guardasigilli Orlando cerca di evitare il problema Il leghista: «Esecutivo vittima dello scafismo di Stato»

Migranti, Salvini al governo "Fuori il dossier scafisti-Ong"

Roma Ci sono arrivati i grillini e gran parte della Destra. Persino il neopopulista Alfano. Manca ancora qualcuno. Il ministro della giustizia Andrea Orlando, ad esempio, che sembra non comprendere quanto l'immigrazione di massa sia un problema e che la rotta del Mediterraneo centrale tra Italia e Libia sia un problema ancora maggiore con i suoi cinquemila morti l'anno. Il Guardasigilli attacca Angelino Alfano che soffia sul fuoco e, parlando al Corriere della Sera, si trincera dietro «indagini ancora in corso sulle Ong e sui trafficanti di migranti» e spostando il problema sulla Nigeria, «che tra trent'anni avrà più abitanti di tutta l'Unione europea». A suo parere l'immigrazione è un «fenomeno del nostro tempo, epocale», inevitabile come le zanzare in estate.

Peccato però che l'invasione buona e giusta, benedetta dalle Ong e voluta da certa sinistra populista di Saviano, dell'europarlamentare Barbara Spinelli ed Erri de Luca abbia i numeri contro: nel 2016, l'anno in cui le Ong sono entrate in piena attività in mare, la mortalità tra i migranti in mare è aumentata del 30%. Come se non bastasse la flotta delle varie organizzazione, tra cui «giganti» della solidarietà come Medici senza frontiere, conta 14 navi e un aereo. E, spiega il rapporto di Frontex, si muove anche all'interno delle acque territoriali libiche e interviene anche senza chiamata di soccorso. Secondo l'agenzia, questo atteggiamento (e la mancanza di coordinamento con le autorità navali), finisce per creare un effetto traino, facendo aumentare le partenze, che in effetti nel 2016 hanno segnato un record, con quasi 182mila migranti sbarcati sulle coste italiane.

Da questi dati vuole partire Matteo Salvini che annuncia di voler denunciare Alfano, Orlando, Boldrini e Grasso per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il leader della Lega, intervenuto alla trasmissione di Raitre In Mezz'ora, attacca duramente un «esecutivo vittima di uno scafismo di Stato». «Mi risulta che ci sia un pingue dossier dei servizi segreti italiani - dice - che certificano i contatti tra trafficanti, militanti, scafisti e alcune associazioni Ong. Ora se esiste questo dossier ed è in mano del premier Gentiloni e il presidente del Consiglio lo tiene nel cassetto, sarebbe una cosa gravissima. Se esiste, lo dia al procuratore Zuccaro e lo renda pubblico agli italiani. Qualunque cretino può intuire che c'è gente che aiuta gli immigrati perché è fondamentalmente buona e ci crede, ma che c'è anche qualcuno che paga 400mila euro al mese per fare affari. Non era Mafia Capitale a dire che l'immigrato rende più dello spaccio della droga? Fanno soldi con la carne umana. E i ministri del governo esercitano uno scafismo di Stato».

Matteo Salvini che ieri a Genova è tornato a parlare del difficile rapporto tra gli immigrati e il lavoro che non c'è. Tema caldissimo alla vigilia del primo maggio. «Tenere l'immigrazione sotto controllo - fa notare - significa fare gli interessi dei lavoratori, non di chi ha la villa con piscina. L'immigrazione è funzionale a tagliare i diritti dei lavoratori. Camionisti, muratori, camerieri che si sentono dire a 50 anni: se vuoi, il lavoro è a quattro euro l'ora, e in nero. Se no c'è un esercito di diseredati a Lampedusa pronto ad accettare, fai come credi.

Noi aiutiamo quegli ultimi che, una volta, era la sinistra ad aiutare. Io ho un figlio che fa 14 anni e sogno che vada all'estero, che impari l'inglese dopo aver imparato il milanese, ma non per necessità e disperazione, per vocazione, ambizione».

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