A Milano solo tanto rumore per nulla tra cortei svuotati e presidi silenziosi

Tranvieri e studentesse in prima linea ma circolazione normale e nessuna tensione con la polizia. Sit in per strada subito sciolti

A Milano solo tanto rumore per nulla tra cortei svuotati e presidi silenziosi

Milano. I blocchi selvaggi dei mezzi pubblici, così come le risse agli ingressi delle ditte o i pendolari disperati in cerca di un taxi per andare al lavoro travolti da un traffico alla Gotham City? Scene da un altro mondo. Il 15 ottobre 2021 - prima data dell'entrata in vigore del Green pass sui luoghi di lavoro - si è rivelata, in fin dei conti, una tipica giornata milanese. Durante il giorno qualche presidio qua e là, striscioni e slogan quasi istituzionali, ma soprattutto la partecipazione contenuta (talvolta persino imbarazzante per esiguità, soprattutto se confrontata alle roboanti chiamate alle armi sul web) e perlopiù silente di chi pur non sapendo rinunciare alla protesta, non ha mai nemmeno tentato a trascendere nel delirio e tanto meno in una improvvisa levata di scudi che potesse richiedere l'intervento delle forze dell'ordine.

I poliziotti del reparto mobile e i carabinieri del battaglione non sono stati costretti quindi al superlavoro che, però, in parte li ha sorpresi in serata. Quando i 150 manifestanti riunitisi dalle 16 in presidio pacifico in piazza Fontana - luogo di ritrovo rituale anche oggi pomeriggio, per il quattordicesimo sabato di protesta del corteo No Green Pass - intorno alle 18 si sono incamminati in un corteo non preavvisato lungo il centro. Prima hanno imboccato via Larga, via Mazzini, piazza della Scala, per raggiungere quindi piazza Cavour da dove avrebbero desiderato arrivare fino in via Fatebenefratelli e la sede della questura. Il condizionale è d'obbligo visto che le forze dell'ordine li hanno respinti senza che però ci fossero scene di tensione ne frizioni di alcun genere. Così i partecipanti sono transitati fino alla vicina piazza della Repubblica dove, soprattutto grazie all'arrivo di molte donne (la maggior parte delle quali erano studentesse) si sono contate circa trecento presenze. E lì, al grido di «libertà, libertà» alcuni No Green pass si sono seduti a terra per bloccare la circolazione. Hanno poi raggiunto Porta Venezia e corso Buenos Aires, per arrivare fino in piazzale Loreto, dove il corteo si è progressivamente sciolto. Tranne un centinaio di irriducibili che, dalle 20, si sono seduti a terra, sull'asfalto. E, al grido di «resistenza, resistenza», hanno bloccato nuovamente la viabilità.

Tutto l'opposto della mattinata. Quando il presidio più partecipato (e anche l'unico autorizzato, che all'inizio contava a stento un centinaio di persone) è stato quello all'Arco della Pace, davanti al Parco Sempione. Circa un terzo dei presenti erano dipendenti Atm in tenuta da lavoro, a casa da ieri perché sprovvisti di certificazione e applauditi dai manifestanti. Raggiunti nel primo pomeriggio dai manifestanti riunitisi in mattinata davanti all'università Statale, i manifestanti sono arrivati a quota 400.

Intanto, fuori dai tre depositi di Atm, si sono formati capannelli di dipendenti, una sessantina di persone in tutto: che, sprovvisti della certificazione verde, hanno

animato dei presidi silenziosi. Tuttavia sui mezzi pubblici cittadini e sui treni da e per il capoluogo la circolazione è continuata in maniera del tutto regolare. Alla faccia delle previsioni catastrofiche della vigilia.

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