"Minaccia Huawei, la Nato a rischio"

Il monito del segretario Usa alla Difesa. Le divisioni con l'Europa

"Minaccia Huawei, la Nato a rischio"

Nuovo forte monito degli Usa agli alleati europei: la disponibilità del Regno Unito e di altri Paesi a utilizzare la tecnologia del colosso cinese Huawei per realizzare le proprie reti 5G potrebbe mettere a rischio la stessa sopravvivenza della Nato, ha detto il segretario alla Difesa Mark Esper durante la Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. Gli Stati Uniti, ha ribadito nelle stesse ore anche il segretario di Stato Mike Pompeo, temono a tal punto che il «cavallo di Troia» cinese rappresentato da Huawei possa rendere insicure le loro reti di comunicazione da considerare la futura sospensione della collaborazione a livello di intelligence con gli alleati europei.

Esper ha espresso chiaramente il suo timore che troppi Paesi membri della Nato abbiano dato più importanza a vantaggi economici immediati che a minacce alla sicurezza in tempi più lunghi, e ha spiegato che per l'Amministrazione Trump è una priorità incoraggiare le imprese tecnologiche sia degli Stati Uniti che dei loro alleati a sviluppare soluzioni alternative per la rete 5G a quella offerta da Huawei che il premier britannico Boris Johnson ha già detto di voler accettare. «Mentre vi parlo ha detto il ministro americano a Monaco stiamo già lavorando con queste compagnie per testare altre tecnologie nelle nostre basi militari». Da parte sua Pompeo, che ha tenuto un discorso per rispondere a critiche molto dure all'America sulla sua volontà reale di partnership atlantica che erano state espresse dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha insistito sul rischio che le politiche attuate dal regime comunista cinese rappresentano per l'idea stessa di Occidente. «Pechino si sta muovendo sempre più velocemente nella direzione sbagliata, con più repressione interna, più comportamenti predatorii e un atteggiamento militare sempre più aggressivo. E' dunque essenziale ha detto il segretario di Stato americano che la comunità internazionale prenda coscienza di questa sfida». Pompeo, consapevole del fatto che molte discutibili affermazioni del presidente Trump hanno spinto i governi europei a dubitare dell'affidabilità americana in tema di protezione militare, ha ricordato il recente impegno del suo Paese a difesa del fronte orientale e per garantire agli alleati dell'Europa centro-orientale sicurezza rispetto alle minacce russe.

Le pressioni americane sugli alleati europei a proposito del pericolo rappresentato da Huawei sono ormai di lunga data. Già nella scorsa estate gli esponenti di diversi governi erano stati convocati a Washington per comunicazioni relative a informazioni d'intelligence Usa su questi rischi, e contestualmente era stato rivolto un chiaro invito a non utilizzare tecnologie cinesi per le reti 5G.

Ma dall'inizio di febbraio, dopo l'inattesa decisione di Johnson, la Casa Bianca ha alzato i toni nei confronti di Londra e non solo, fino ad arrivare all'esplicito monito di ieri: mettere a rischio la sicurezza dell'Alleanza per ottenere vantaggi economici è inaccettabile.

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