Per il neo-premier greco Kyriakos Mitsotakis (nella foto) non c'è tempo da perdere. «Inizia oggi un nuovo ciclo di duro lavoro, finalizzato a grandi riforme abbiamo una decisa maggioranza parlamentare per farlo» ha dichiarato dopo essere stato ricevuto dalla presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou, poco prima di prestare giuramento per il suo secondo mandato come premier.
L'obiettivo della maggioranza assoluta è stato centrato dal leader del partito conservatore di Nea Dimokratia, che con il 40,55% delle preferenze ottenute alle elezioni nazionali si è assicurato 158 seggi su 300 nel parlamento greco. Un ampio scarto rispetto al principale rivale politico, il partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras, che dopo avere ottenuto il 17,8% dei voti verrà rappresentato da 48 deputati. Nel pomeriggio Mitsotakis ha svelato la nuova squadra di governo: molti ministri sono stati confermati, ma in nuovi dicasteri. Gli Esteri vengono assegnati a Giorgos Gerapetritis, già designato come ministro dei Trasporti dopo le dimissioni del suo predecessore a seguito dell'incidente ferroviario di Tebi, che nel febbraio scorso ha provocato la morte di 57 persone. L'ex ministro dell'Immigrazione, Notis Mitarachi, si occuperà del ministero della Protezione del cittadino (l'equivalente del ministero degli Interni italiano), mentre al ministero della Difesa viene trasferito Nikos Dendias, già a capo degli Esteri nel precedente governo. «Sento molto forte la responsabilità e il dovere di servire il mio Paese» ha dichiarato ieri Mitsotakis, consapevole delle promesse, compiute in campagna elettorale, che aspettano di essere mantenute. Tra queste c'è la lotta alla disoccupazione, all'11%, e il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, soprattutto nelle isole dove manca il personale medico adeguato. Un altro obiettivo cruciale, per il nuovo esecutivo, riguarda la riconquista dell'investment grade delle agenzie di rating, un indicatore dell'affidabilità del mercato greco dopo gli anni della crisi del debito. C'è poi l'agenda di politica estera: durante la campagna elettorale, Mitsotakis ha ribadito più volte di volere incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdoan, per riprendere il dialogo sulle annose dispute che coinvolgono i due Stati affacciati sull'Egeo. Un primo incontro, secondo i piani del premier greco, potrebbe concretizzarsi con il prossimo vertice Nato dell'11 e 12 luglio a Vilnius, in Lituania.
Intanto il premier riceve gli auguri di buon lavoro dall'Italia: «Italia e Grecia possono ottenere insieme importanti
risultati, a beneficio dei nostri popoli, delle nostre nazioni e del nostro continente» ha twittato il premier Giorgia Meloni. Lunedì ci sarà il giuramento dei deputati e nell'arco di tre giorni dovrebbe avvenire il voto di fiducia.
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