Il monito di Berlusconi ai Cinque Stelle e la Lega si dissocia

Il leader di Forza Italia lascia concludere Matteo Salvini al quale di fatto affida il ruolo di "speaker" del comunicato finale, prende per le braccia lui e la Meloni e letteralmente li scosta dal podio, avviandoli verso l'uscita e poi fa quello che tradizionalmente gli riesce meglio: si prende la scena

Il monito di Berlusconi ai Cinque Stelle e la Lega si dissocia

"Sappiate distinguere chi è un democratico e chi non conosce neppure l'abc della democrazia". Chiude col botto, Silvio Berlusconi, il turno di consultazioni del centrodestra. Il leader di Forza Italia lascia concludere Matteo Salvini al quale di fatto affida il ruolo di "speaker" del comunicato finale, prende per le braccia lui e la Meloni e letteralmente li scosta dal podio, avviandoli verso l'uscita e poi fa quello che tradizionalmente gli riesce meglio: si prende la scena.

Ma stavolta con un elemento in più, anche per il luogo. Dalla Loggia del Quirinale infatti Berlusconi sferra un attacco durissimo, eloquente quanto senza destinatario esplicito. "Sarebbe ora di dirlo chiaramente a tutti gli italiani", è la chiosa dello sfogo che arriva proprio dalla tribuna della Casa di tutti gli italiani. Le parole del Cavaliere però sono state intese come un attacco al Movimento Cinque Stelle. Luigi Di Maio subito dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, Mattarella, ha commentato così le parole del leader di Forza Italia: "La coalizione del centrodestra è divisa: l’avete visto, mentre il leader della Lega diceva di voler aprire, dopo pochi minuti, con una battutaccia nei nostri confronti, Silvio Berlusconi ha dimostrato che stesse sperando nel Pd più che in M5s, vista - lo ripete - la battuttaccia nei nostri confronti".

E a stretto giro arriva anche una presa di posizione da parte della Lega che col capogruppo Centinaio si dissocia dall'intervento di Berlusconi: "I veti non ci piacciono a prescindere dalla provenienza. Non era condiviso e non lo sarà mai da parte nostra un no al dialogo con il Movimento 5 Stelle, seconda forza politica in Parlamento. Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, nè quella del centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata". Insomma il Berlusconi "anti-M5s" rimette tutto in gioco.
E da Forza Italia arrivano le parole del capogruppo Maria Stella Gelmini a spiegare il senso delle dichiarazioni di Berlusconi: "Un invito a tutte le forze politiche a non porre alcun veto o diktat per la formazione del futuro governo. Agli amici della Lega diciamo che non aiutano la soluzione della crisi coloro che, irresponsabilmente, pongono veti. In democrazia non possono esserci preclusioni".

"La frase di Berlusconi dopo le consultazioni al Quirinale - 'fate i bravi, sappiate distinguere chi è veramente democratico da chi non conosce l'abc della democrazia, sarebbe ora di dirlo a tutti gli italiani' - è stata solo un invito a tutte le forze politiche a non porre alcun veto o diktat per la formazione del futuro governo, mettendo invece al primo posto le emergenze del Paese e i problemi da risolvere degli italiani".

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