Ancora violenza, stavolta ai danni di sei donne. La conferma che il Messico è oggi uno dei Paesi più pericolosi al mondo. Sei donne sono state sequestrate e poi uccise, tre con colpi di arma da fuoco e quattro abbandonate in fondo a una scarpata dopo che i loro corpi sono stati smembrati in buste di plastica. Succede nello Stato messicano di Tamaulipas, dove gli scontri tra bande criminali fanno registrare picchi di mortalità violenta tra i più alti del Paese: l'anno scorso gli omicidi sono stati 805 e i rapimenti 124.
Le donne erano state catturate da uomini armati venerdì scorso mentre erano in un negozio di generi alimentari e i loro corpi sono stati ritrovati oggi in un dirupo lungo la strada che collega Ciudad Victoria a Tula, in una località nota come «Cappella della santa morte». Difficile il recupero dei resti, per l'impervio dislivello. Nello Stato di Tamaulipas si confrontano senza esclusione di colpi i cartelli criminali del Golfo e Zetas. La regione, al confine con gli Stati Uniti, è una delle più colpite dalla criminalità legata al traffico di droga, dove i blocchi stradali, così come i conflitti armati nelle strade e nei centri commerciali in pieno giorno, sono comuni. Il Messico è scosso da una crescente ondata di violenza iniziata alla fine del 2006, quando il governo ha lanciato una controversa offensiva militare per combattere il traffico di droga e la criminalità organizzata. Da allora, più di 200 mila persone sono morte, secondo le cifre ufficiali.
Los Cabos, nella Baja California del Messico, è la città più pericolosa al mondo. Secondo il rapporto del Citizen Council for Public and Criminal Security è tutto il Messico particolarmente pericoloso: 12 città di questo Paese sono tra le 50 più violente al mondo.
Sulla lista ci sono anche Acapulco, Tijuana, La Paz, Ciudad Victoria, Culiacan, Juarez, Chihuahua, Obregon, Tepic, Reynosa e Mazatlan. Nel dettaglio si legge che il Messico ha registrato nel 2017 ben 25.339 omicidi, il dato più alto degli ultimi due decenni.
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