Nascono i Repubblicani del Popolo sovrano Santanchè: «Siamo stufi di farci calpestare»

La deputata azzurra lancia il nuovo movimento: «La gente vuole giustizia»

Fabrizio Boschi

Milano «Non è che ce la vogliamo cantare e suonare tra di noi ma piuttosto vogliamo allargarci, noi siamo degli allargatori». La deputata di Forza Italia Daniela Santanchè è stufa di sentire la sua gente piangersi addosso e vuole reagire. Lo fa partendo da Milano, più esattamente da Pero, alle porte della città, per la cena degli auguri di Natale che ieri sera ha organizzato all'Atahotel per condividere la rabbia nei confronti del momento politico che l'Italia sta vivendo. «Crediamo che questo sia il momento di allargare la nostra rete e di fare movimentismo - spiega - Il momento di fare iniziative. Abbiamo contribuito a far vincere il referendum al No, 60 a 40, e ci ritroviamo con un governo, il quarto non eletto, che non solo è una fotocopia del precedente ma è anche il comitato del Sì al completo, con ricette devastanti per l'Italia come quelle sull'immigrazione, sulla sicurezza e sul lavoro».

Guardando la folla che ha risposto, si direbbe che sono in molti ad avere sete di giustizia. Hotel sold out: oltre mille partecipanti («abbiamo dovuto dire di no a molti perché il salone era già pieno, tutti hanno pagato 25 euro a testa») ad assistere al primo evento che lancia anche un nuovo movimento «Noi - Repubblicani Popolo sovrano», con un nuovo logo. «Così cerchiamo di non farci calpestare perché l'Italia torni ad essere sovrana davvero - continua Santanchè - La gente ci ha fatto capire che vuole partecipare e vuole decidere e noi vogliamo essere promotori di questo, ascoltare tutte queste persone e stare in mezzo a loro. Sono contraria alla politica dei palazzi, io sono per la politica del popolo». Tra gli ospiti il campione di ciclismo Mario Cipollini, una sorta di metafora del momento che stiamo vivendo. «Sì, perché c'è molto da pedalare da ora in avanti e le salite saranno tante. Ma soprattutto dobbiamo farlo insieme a Lega e Fratelli d'Italia. Non si può stare fermi in politica. La politica è come l'acqua, tutti gli spazi si riempiono. Da ora in poi ci daremo da fare sul territorio con iniziative che faranno conoscere il nostro simbolo. In febbraio organizzeremo una grandissima convention».

La cena di ieri sera, tra lucine e brillantini, in una cornice natalizia perfetta nel grande salone dell'hotel di Pero, è stata organizzata con la collaborazione dei deputati lombardi Giuseppe Romele e Luca Squeri e dei senatori Sante Zuffada e Mario Mantovani insieme a sindaci, assessori e consiglieri comunali della Lombardia. Presente anche il giornalista di Quinta Colonna Paolo Del Debbio che ha intervistato Daniela Santanchè. Durante la cena tutti si sono uniti in un grande caloroso augurio al presidente Silvio Berlusconi «senza il quale non saremmo qua» e hanno al contempo dato un segnale di presenza e attenzione al movimento. «Un contributo per tenere vicina la nostra gente - spiega il senatore Mantovani - che si trova in un momento di disorientamento.

Dopo il referendum c'è una ritrovata voglia di stare insieme, diamo così un segnale di vivacità a tutto il movimento. Ci ha ispirato l'idea di salviamo la Repubblica, salviamo la Costituzione, salviamo il Paese. Teniamo così fede ai nostri principi».

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