Negazionista rifiuta di essere intubato: morto. I volantini in ospedale: "I vaccini uccidono"

Non immunizzata vittima di una miocardite. Resta grave l'"untore" Covid

Negazionista rifiuta di essere intubato: morto. I volantini in ospedale: "I vaccini uccidono"

Non ha ceduto neanche davanti alla fidanzata che lo supplicava di farsi intubare. Di origini straniere ma residente in Trentino, 50 anni, no Vax, nessuna patologia se non un problema di obesità, ha preferito morire piuttosto che cedere alla scienza e rinnegare le sue convinzione. Una storie tra le tante che dimostra quanto radicate siano le false certezze di chi crede che il Covid sia solo un'influenza.

Anche quando i medici gli hanno spiegato che senza l'ossigeno terapia non ce l'avrebbe fatta, ha continuato a rifiutare le cure. Con lucidità e fermezza. Gli operatori sanitari raccontano che quando era stato ricoverato, una settimana fa, aveva detto subito di non credere alla vaccinazione. E non ha cambiato idea neanche quando la situazione si è aggravata ed è stato trasferito in rianimazione. «L'intubazione era l'unica soluzione possibile per la sopravvivenza», spiegano i dottori, che per convincerlo hanno provato a chiamare la fidanzata. «Hanno parlato per ore, non potevamo esimerci dal provarci. Purtroppo non è cambiato nulla. Il paziente è stato irremovibile nella propria decisione di categorico diniego all'intubazione e all'ossigenazione artificiale», raccontano. Anche Elisa, 32 anni e un figlio piccolo, assistente di volo originaria della Val d'Aosta aveva scelto di non vaccinarsi e venerdì è morta a Torino. Ad ucciderla è stata una miocardite, una delle possibile complicanze del Covid che molti indicano come uno degli effetti collaterali dei vaccini a mRna. Quando si è aggravata irrimediabilmente, i medici hanno fatto entrare in reparto il marito, anche lui positivo, per un ultimo saluto. Continua invece a lottare per vivere nella terapia intensiva dell'ospedale Borgo Trento di Verona, Maurizio Buratti, diventato famoso per le sue teorie negazioniste alla radio, ospite de La Zanzara, dove ha raccontato di un suo blitz da untore malato di Covid, con la mascherina abbassata, in un supermercato, prima che le sue condizioni si aggravassero. Noto per le sue provocazioni anche contro il vaccino, Buratti si è convinto a fatica a farsi ricoverare. Troppo tardi, avrebbe dovuto essere intubato prima. E ora non risponde alle cure. Anche Bruno Montalbano, veneto, 63 anni, era un No vax. Ora che è morto, il figlio racconta che sono state le stupidaggini lette in rete a convincerlo a non vaccinarsi.

Ma le teorie complottiste non si incontrano solo sul web. A Bergamo i No vax hanno preso di mira il parcheggio dell'ospedale al centro della prima ondata di Covid, lasciando sulle auto volantini contro i vaccini e il green pass. «Chi collabora con la dittatura sarà anch'esso vittima: i vaccini uccidono», una delle scritte firmate con una W rossa in un cerchio.

«Nessun rispetto per chi si ammazza di lavoro da 20 mesi. E mentre il 90% dei ricoverati in unità intensiva sono proprio dei no vax!», scrive sui social il direttore del reparto di Medicina del Papa Giovanni, Stefano Fagiuoli.

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