Una serie di conferme, ma anche qualche nuovo nome che spunta, in nome di un accordo che mantenga lo status quo tra le varie anime del Partito Democratico e possa dar corpo a una compagine di ministri pronta a portare il Paese a fine legislatura, o a nuove elezioni, se questo fosse il caso.
Con i "big" che non accennano a fare un passo indietro e il nome di Gentiloni che ormai è una certezza, scelto come prossimo primo ministro, il totonomi per la squadra di governo continua e parla di una probabile conferma, innanzitutto, per Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Dice però, anche, di una possibile nomina per Piero Fassino, che potrebbe andare a occupare proprio la poltrona degli Esteri che finora era stata di Paolo Gentiloni. Alla voce conferme ci sarebbero anche Dario Franceschini alla Cultura, Pier Carlo Padoan all'Economia, Roberta Pinotti alla Difesa, Maurizio Martina all'Agricoltura, Andrea Orlando alla Giustizia, Graziano Delrio alle Infrastrutture.
E c'è poi il nome della Boschi, che torna a farsi sentire e che non sembra intenzionata a farsi tagliare fuori, nonostante il risultato negativo del referendum sul pacchetto di riforme che è stato il suo principale apporto a questi ultimi 1000
giorni di legislatura.Il ministro ha le deleghe a Rapporti con il Parlamento e Pari opportunità, che potrebbe continuare a esercitare. Ma il suo addio alla poltrona dove è rimasta seduta fino a oggi non è poi così scontato.
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