"Nessuna nostalgia del Nazareno". Berlusconi salda l'asse con la Lega

Smentite le voci di un nuovo patto con Renzi. Martedì il Cav incontra il leader del Carroccio mentre prepara le prime tappe del suo tour

"Nessuna nostalgia del Nazareno". Berlusconi salda l'asse con la Lega

Giochi e confusi teoremi di inizio estate. È decisamente indigesta la lettura mattutina dei giornali per Silvio Berlusconi. Indiscrezioni, pubblicate dal Corriere della Sera , raccontano di un presunto ritorno al Patto del Nazareno, o meglio di una nostalgia di Forza Italia per il vecchio asse che si sarebbe concretizzata in una offerta di dialogo sui provvedimenti più importanti. Al di là del merito - si parla di una disponibilità a trattare sull'assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista, ovvero su quella che è da sempre una richiesta ufficiale azzurra - è il «timing» del retroscena che fa scattare la reazione non esattamente entusiasta del presidente di Forza Italia. Dopo la giornata di giovedì trascorsa a Roma a trasmettere a tutti i suoi interlocutori la convinzione che è necessario ricostruire il centrodestra e lavorare sull'asse con l'altro Matteo, ovvero Salvini, il fastidio per quella che viene definita come una «ipotesi destituita di fondamento», «il contrario del mio pensiero» è palpabile.

Berlusconi decide allora di mettere nero su bianco una smentita dai toni perentori. «Leggiamo oggi un articolo di cosiddetto retroscena che rappresenta il contrario della realtà. In Forza Italia non c'è alcun cambiamento di strategia nei confronti del governo. Il movimento è e resta convintamente all'opposizione» si legge nella nota dell'ufficio stampa. «Non c'è alcuna nostalgia del cosiddetto patto del Nazareno. I sondaggi, quelli seri, situano Forza Italia a meno di un punto dalla Lega, con la quale si è confermata nelle Amministrative una solida collaborazione. Spiace che nello scrivere questi articoli opposti al vero si continui ad attingere a fonti prive di qualsiasi credibilità». A rafforzare il concetto ci pensa anche Giovanni Toti, impegnato a Milano con Mariastella Gelmini e Alessandro Cattaneo in un giro delle periferie meneghine. «Non mi risulta che Berlusconi bussi alla porta del Nazareno» dice il presidente della Regione Liguria. «La nostra linea è netta e chiara. Abbiamo sempre detto che se ci fossero dei cambiamenti sulla legge elettorale potremmo valutarli. Renzi però non mi sembra interessato a cambiare e noi non siamo intenzionati a cambiare la nostra linea di opposizione». Quanto all'incontro previsto per martedì prossimo tra Berlusconi e Salvini, l'idea è quella di cercare un'intesa su punti concreti. «Abbiamo vinto insieme in Liguria e Veneto, stiamo governando in Lombardia. Il governo ha dei problemi, ha sottovalutato l'immigrazione clandestina e la crisi economica. Possiamo proporci come alternativa a Renzi e su questo ragioneremo».

L'ufficializzazione del faccia a faccia arriva anche dal fronte leghista: «Martedì incontrerò Berlusconi», dice Salvini che non sembra credere molto a un ipotetico ritorno al Patto del Nazareno. «Non sono interessato alle ricostruzioni». Piuttosto Salvini preannuncia la volontà di presentare un candidato a Roma, in caso di caduta del sindaco Ignazio Marino. «Se ci saranno le elezioni, correremo e prenderemo una barca di voti».

Una ipotesi su cui Berlusconi intende confrontarsi per evitare il ripetersi dell'(autodistruttivo) schema pugliese.

Sullo sfondo Berlusconi continua a lavorare sul «giro delle cento province». Un ritorno sul territorio la cui prima tappa potrebbe svolgersi nelle Marche.

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