Nessuno sconto dalla Spagna "Igor condannato a 21 anni"

Norbert Feher giudicato per duplice tentato omicidio E appare in videoconferenza a Ferrara per tre rapine

Nessuno sconto dalla Spagna "Igor condannato a 21 anni"

Arriva la prima condanna per Norbert Feher. Il Tribunale di Teruel, in Spagna, ha inflitto 21 anni di carcere al pluriomicida serbo trentottenne, conosciuto come Igor il russo, per il tentato omicidio di un agricoltore e un fabbro, commesso il 5 dicembre 2017 ad Albalate del Arzobispo (Aragona).

Ma anche in Italia lo attendono due processi. Il primo è già in corso a Ferrara, dove è chiamato a rispondere di tre rapine violentissime. L'altro si terrà il 27 maggio in Corte d'Appello a Bologna e riguarda i delitti nell'aprile 2017 del barista di Budrio, Davide Fabbri, e della guardia volontaria di Legambiente, Valerio Verri, ucciso mentre la guardia provinciale Marco Ravaglia, che era con lui, riuscì a salvrsi dopo essere stato ferito, fingendosi morto. In primo grado, nel marzo del 2019, l'imputato per questi episodi fu condannato all'ergastolo.

Igor il Russo, in realtà, ha alle spalle un curriculum criminale di tutto rispetto con cinque omicidi, 11 capi d'imputazione e otto mesi di fuga, durante la quale ha attraversato otto paesi usando 18 identità diverse, dopo aver lasciato l'Italia e prima della cattura in Spagna. In Tribunale a Teruel il 28 gennaio scorso l'accusa aveva chiesto per lui 22 anni e 10 mesi. Ora, dopo la condanna a ventuno, il suo avvocato Manuel Zapater sta valutando se presentare o meno appello, confidando sulla possibilità di ottenere un ulteriore sconto di pena, visto che Igor ammise le responsabilità fin dal momento dell'arresto, avvenuto il 15 dicembre del 2017, dopo aver ucciso tre persone, un agricoltore e due agenti della Guardia civil. Per questi tre omicidi il processo inizierà a primavera.

Ieri, intanto, dal penitenziario di Texera, in Galizia, è apparso in videoconferenza a Ferrara per rispondere delle tre rapine, commesse nell'estate del 2015 insieme a due complici, Ivan Pajdek e Patrick Ruszo, già processati. Giubbetto nero e felpa bianca, ha detto di capire perfettamente l'italiano.

«È la sua voce, l'ho riconosciuta dalle poche parole, ricordo quel tono sulle mie orecchie, 5 anni fa, quando venni aggredito e bastonato - ha confermato Alessandro Colombani, che a Villanova di Denore fu rapinato, bastonato e massacrato di botte per il bancomat e 70 euro in contanti -. Sono un sopravvissuto e oggi in questa aula sono tornato indietro nel tempo, a 5 anni fa, perché quella cicatrice è sempre aperta, sono i fantasmi che ricompaiono, una cosa che ti rimane tutta dentro che ha cambiato il corso della mia vita e da sopravvissuto oggi sono qui per testimoniare e chiedere giustizia per quelli che non ci sono più».

Igor ha quindi cambiato avvocato, nominando Gianluca Belluomini, che lo assiste già a Bologna. Il legale ha chiesto alla Corte di poter studiare le carte dell'accusa e l'udienza è stata rinviata a domani.

Poi si tornerà in aula il 13 marzo e infine 1 aprile, giorno in cui è attesa la sentenza: sarebbe il terzo anniversario dell'omicidio del barista Davide Fabbri. L'uomo venne freddato sotto gli occhi della moglie, mentre cercava di difendersi. E la donna ancora oggi non riesce a perdonare allo Stato di non aver espulso il serbo quando avrebbe dovuto.

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