Nessuno stop al Ruby ter. Si riprende il 19 gennaio

L'accusa ha finito, ora la parola passa alle difese

Nessuno stop al Ruby ter. Si riprende il 19 gennaio

L'accusa ha finito, ora la parola passa alle difese: a partire da quella dell'imputato più importante del processo Ruby ter, Silvio Berlusconi, che qui è accusato di corruzione in atti giudiziari per avere compensato in contanti, in cambio del loro silenzio sul lato piccante delle cene di Arcore, diciotto giovani ospiti. Alla ripresa del processo dopo la pausa natalizia, il prossimo 19 gennaio, a venire chiamati a deporre saranno i testimoni su cui il difensore dell'ex premier, Federico Cecconi, punta per dimostrare la sua tesi: nessuna corruzione, nessun legame tra le testimonianze e i versamenti; che erano solo aiuti umanitari a ragazze in difficoltà.

Ieri il tribunale, presieduto da Marco Tremolada, ha respinto la richiesta degli avvocati delle Olgettine di dichiarare immediatamente decaduta l'accusa di falsa testimonianza in seguito alla scoperta che la Procura aveva interrogato le ragazze come testimoni mentre erano di fatto già sotto inchiesta. Il giudice non è entrato nel merito della vicenda, limitandosi a sottolineare che «essendo il procedimento in fase avanzata» era poco sensato decidere subito sulla richiesta: si vedrà alla fine.

Così si va avanti.

Nessuno degli imputati ha accettato di farsi interrogare; buona parte hanno rinunciato ai propri testi a difesa. Berlusconi valuterà se fare delle dichiarazioni spontanee, per ora ha ridotto da oltre cento a una trentina i testimoni a sua difesa, che occuperanno per intero le prossime quattro o cinque udienze.

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