Sono ore frenetiche per decidere le misure da prendere per fronteggiare l'aumento dei contagi da coronavirus nel Paese. I vertici regionali anche oggi sono riuniti con governo per decidere le misure dei prossimi giorni e scongiurare, così, un lockdown generale per il Paese. Tra le proposte avanzate da Giovanni Toti, governatore della Liguria, c'è quella dell'isolamento degli over75, considerati la parte debole del Paese, per evitare loro il rischio di esporsi al contagio in situazioni che possono essere evitabili.
"Mattinata di confronto tra Governo e Regioni su nuove misure per contenere il Covid-19. Non credo che il Paese possa permettersi un nuovo lockdown, così come sarebbe impossibile bloccare gli spostamenti tra regioni mentre l'Italia continua a lavorare e produrre. Bisogna smettere di agire sempre sulle stesse categorie. Le regole eccezionali non possono valere solo per chiudere, semmai ora devono servire a scardinare la burocrazia che ancora ci impedisce di affrontare questa emergenza", ha dichiarato Giovanni Toti su Twitter. Nell'estremo tentativo di non arrivare a un lockdown nazionale, quindi, secondo il governatore della Liguria occorre prendere misure ora.
Oltre all'assunzione di personale specializato per ospedali e Rsa, da immettere nel mercato del lavoro anche prima di terminare il corso di studi, per Giovanni Toti bisogna affrontare la questione anziani, senza penalizzare il resto del Paese. "Sarebbe folle richiudere in casa tanti italiani per cui il Covid normalmente ha esiti lievi, bloccare la produzione del Paese, fermare la scuola e il futuro dei nostri giovani e non considerare alcun intervento su coloro che rischiano davvero. Speriamo ci sia saggezza stavolta e non demagogia". Le parole di Giovanni Toti sono state condivise da Attilio Fontana e Alberto Cirio, governatori della Lombardia e del Piemonte. Il blocco nord-occidentale del Paese sembra voler agire di comune accordo.
Tuttavia, nella serie di tweet pubblicati da Giovanni Toti per esporre il suo pensiero e la sua idea di linea guida, ce n'è stato uno che ha scatenato una grande polemica. "Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate", ha scritto il governatore della Liguria. Parole che hanno scosso l'opinione pubblica, scatenando i commenti di tantissimi personaggi noti, tra i quali anche Selvaggia Lucarelli. Una polemica infuocata, che ha costretto Giovanni Toti a precisare: "Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più".
Le polemiche non si sono placate sul governatore Toti, che dopo essersi scusato in diversi tweet con alcuni degli utenti che avevano contestato quel tweet, su Facebook ha voluto chiudere definitivamente la questione con un lungo post scritto di suo pugno: "Sto scrivendo questo post in prima persona, parola per parola, come faccio sempre con i messaggi più importanti e prego tutti i frequentatori di questa pagina Facebook, amici, nemici, giornalisti e curiosi, di leggerlo con attenzione. Mi assumo sempre la piena responsabilità delle mie idee e delle loro esplicitazioni e lo faccio anche in questo caso.
Un mio precedente tweet, scritto in effetti malamente da un mio collaboratore, ha scatenato l'inferno. È stata una cosa mal fatta. Mi dispiace e chiedo scusa, per me e per chi l'ha scritto. Chi lavora talvolta sbaglia. E magari imparando dall'errore, migliorerà in futuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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