La sinistra non perde il vizio di percepirsi moralmente superiore. E così, ancora una volta, prentende di insegnare agli altri cosa dovrebbero dire, fare, pensare. Tale preminenza ideologica auto-attribuita, tuttavia, in alcuni casi arriva a sfiorare le più alte vette del paradosso. Di recente, ad esempio, Enrico Letta è salito in cattedra per spiegare a Giorgia Meloni cosa significhi essere donna e quali siano i requisiti necessari per promuovere delle politiche al femminile.
La sola ipotesi di un'affermazione elettorale della leader di Fratelli d'Italia ha infatti creato un cortocircuito a sinistra: d'un tratto, l'essere donna non era più una condizione sufficiente per rappresentare il genere femminile. Enrico Letta ha ribadito tale convinzione in una recente intervista rilasciata a Grazia. "Lo dico a Giorgia Meloni: non basta essere donna per fare politiche per le donne. Contano le proposte e i fatti concreti che si mettono in campo. Per le donne la parola chiave è libertà", ha dichiarato il segretario dem, come da lui stesso sintetizzato in un tweet pubblicato nelle scorse ore. L'ennesima lezione non richiesta ha però fatto spazientire la leader di Fdi, la quale ha risposto a tono al capo del Pd.
"Enrico, ma veramente dopo che hai tentato di spiegarmi come devo fare la destra ora vuoi tentare di spiegarmi cosa significhi essere una donna? Ma ce l'hai un senso del ridicolo?", ha così twittato Giorgia Meloni, bacchettando l'ex premier per i suoi ammonimenti a sfondo politico. Già, perché le continue paternali progressiste rivolte agli avversari sono tutt'altro che neutrali, se non altro proprio per la loro provenienza: a pochi giorni dal voto, l'impressione è che esse siano piuttosto mosse da un'avversione elettorale al centrodestra e alle politiche previste dai moderati in favore delle donne.
Ma sull'argomento, come accennavamo, la sinistra ha ben poco da insegnare. Nei giorni scorsi, del resto, era stato proprio Enrico Letta a parlare di un Pd "molto maschilista" prima del suo arrivo.
Il segretario dem era anche caduto in contraddizione affermando che sarebbe "meglio un uomo premier" piuttosto che "una donna premier che porta avanti politiche maschiliste". Pure in quel caso, però, l'inghippo era dietro l'angolo. Il criterio per stabilire la validità delle suddette politiche? Quello della stessa sinistra, ovvio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.