"Nuovo miracolo italiano se vince il centrodestra"

Berlusconi: "Ci prenderemo cura dei più deboli. Con la sinistra, tasse, veti e decrescita infelice"

"Nuovo miracolo italiano se vince il centrodestra"

L'ambizione è quella di sempre: una rivoluzione liberale, fatta di riduzione del carico fiscale, di meno burocrazia, grandi sogni e ambizioni. Silvio Berlusconi - che oggi ricomincerà anche a far sentire la propria voce in radio, attraverso le frequenze di Rtl - continua a illustrare il programma con le sue pillole video sui social. Un format in cui il Cavaliere si trova a proprio agio, forse perché ricorda il primo videomessaggio con cui scese in campo il 26 gennaio 1994, tanto che ne sta confezionando altri venti.

Il presidente di Forza Italia riprende lo slogan di sempre, il più antico, evocativo e collaudato, con il quale invita gli elettori a votare il centrodestra per costruire «un nuovo miracolo italiano». «Non sarà la stessa Italia, quella che avremo dopo il 25 settembre, se vinceremo noi o se invece dovesse vincere la sinistra. Con noi avremo un Paese amico dei cittadini con tasse più leggere, procedure burocratiche più semplici», spiega il Cavaliere. «Sarà un'Italia che si prenderà cura dei più deboli e che darà un futuro certo ai nostri giovani. Un'Italia per la quale l'Europa e l'Occidente sono scelte morali e politiche definitive e assolute». «L'Italia della sinistra è un'Italia uguale o addirittura peggiore di quella di oggi - prosegue -, che non abbasserà le tasse, che potrebbe anzi mettere una patrimoniale sulle nostre case e sui nostri risparmi, o addirittura una tassa del 45 per cento sulla successione». Quella guidata dalla sinistra è «un'Italia che continuerà a soffocare nella burocrazia, è un'Italia in mano ad un piccolo nucleo di magistrati politicizzati che possono disporre pienamente della nostra libertà, è un'Italia nella quale non si andrà avanti perché sarà bloccata da un'infinità di veti. I veti che hanno frenato le infrastrutture e gli impianti, i veti che ci hanno reso totalmente dipendenti dall'estero per l'energia, i veti che rendono molto difficile fare impresa, fare utili, attirare investimenti dall'estero e creare nuovi posti di lavoro per i giovani», prosegue il leader azzurro.

L'altra faccia della medaglia, la prospettiva da evitare e disinnescare con il voto del 25 settembre è la vittoria del centrosinistra. «Non sono due Italie uguali: scegliere il nostro modello significa scegliere un'Italia più libera, più prospera e più amica dei cittadini. La sinistra invece racchiude ancora in sé il passato, l'immobilismo, quella che qualcuno di loro ha definito la decrescita felice, che di felice ha davvero molto poco. Nessuno - conclude quindi Berlusconi - può essere indifferente a questa scelta del 25 settembre, che riguarda tutti noi, i nostri figli, i nostri nipoti. Per questo vi chiedo, di andare a votare e di votare Forza Italia per costruire tutti insieme dopo il 25 settembre un nuovo, grande miracolo italiano».

Non mancano, naturalmente, critiche e attacchi da parte del centrosinistra, tra cui quelle di Carlo Calenda che accusa il Cavaliere di promettere «cose lunari».

Un attacco a cui risponde Marta Fascina: «Capisco che probabilmente non ha mai messo il naso fuori dalla ZTL, che preferisce trascorrere le sue giornate sui social, insultando gli avversari (salvo poi stringerci alleanze spurie) e corteggiando le seconde file del nostro partito. In ogni caso Calenda impari l'educazione, il rispetto e prima di attaccare il nostro presidente si faccia un sano e non più rinviabile bagno di umiltà».

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