La campagna ecologista del Partito Democratico non è iniziata nel migliore dei modi, un po’ come tutta la strategia elettorale dem. Spesso decantato nelle ultime settimane, il famoso bus elettrico ha tradito Enrico Letta: la carica del veicolo non è bastata a chiudere il tragitto Alessandria-Torino e ritorno, con il segretario dem costretto a raggiungere la destinazione a bordo di un’altra vettura.
Carlo Calenda ha fatto ironia sull’estetica del bus – “ammazza che brutto. Ps Secondo me ti hanno già rubato i cerchioni. Io non sono stato” – ma il mezzo elettrico targato dem è finito nel mirino anche di Matteo Salvini: “A Bruxelles qualche fenomeno dice che bisogna mettere fuorilegge le auto a benzine e diesel, poi Letta va a fare il comizio con l'autobus elettrico e resta per strada perchè non riesce a caricarlo”, le sue parole nel corso di un comizio a Varese.
Ma attenzione anche alla “gufata” di Corrado Formigli. “Occhio”, il monito del conduttore di Piazzapulita nel corso dell’intervista a Enrico Letta dello scorso giovedì: “Stia attento al bus elettrico, perché l’ultima volta che noi abbiamo preso una macchina elettrica ci ha messo 52 ore da Roma a Reggio Calabria. Se non trova la spina giusta, poi rimane in mezzo alla strada e non arriva al comizio”. Il siparietto è naturalmente tornato in auge sui social network: il presagio del giornalista si è avverato, con il leader piddì costretto a mollare per strada il tanto lodato bus.
Tanta ironia, tanti sfottò per Letta, bersagliato sul web per l’ennesima figuraccia. Ma non solo.
Si tratta di un clamoroso autogol: il Pd, a braccetto con Bonelli, sta puntando con forza sull’ideologia ecologista e questo episodio non fa che sbugiardare la sua linea. A meno di due settimane dal voto, la disfatta è sempre più concreta.Pazienza pic.twitter.com/ew5ILXc0W6
— Omar (@whilecromar) September 12, 2022
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