Tuffo nella Senna. La sfida di Hidalgo

Le Olimpiadi di Parigi e il fiume inquinato

Tuffo nella Senna. La sfida di Hidalgo
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Un tuffo per smentire critici e sospettosi. A pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi, rimane l'incognita relativa alla balneabilità della Senna. La sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha annunciato che mercoledì prossimo, 17 luglio, si tufferà nel fiume per dimostrare la sicurezza delle acque. L'obiettivo è provare ai parigini che l'ingente investimento per ripulire la Senna, pari a 1,4 miliardi di euro, non sia stato uno spreco di risorse. A oggi, però, la qualità delle acque dipende ancora strettamente dalle precipitazioni. I test effettuati sul fiume a giungo mostravano livelli ancora oltre al limite per Escherichia Coli ed Enterococchi, complici le forti piogge di fine maggio. Questo perché il secolare sistema fognario di Parigi non è sempre in grado di trattenere le acque reflue che quindi spesso si riversano nel fiume.

Il meteo favorevole degli ultimi giorni ha migliorato la situazione, ma resta alta l'attenzione. La Senna avrà infatti un ruolo centrale nei Giochi: oltre a ospitare la cerimonia inaugurale, sarà teatro delle gare di nuoto in acque libere e di triathlon. Se il fiume non dovesse essere considerato sicuro, il nuoto di fondo verrebbe spostato nello stadio nautico di Vaire-sur-Marne. Per il triathlon, invece, non c'è un'alternativa. Si rischierebbe quindi di assistere a gare di duathlon, composte solo da corsa e ciclismo.

Hidalgo ha anche annunciato la creazione entro il 2025 di tre aree balneabili lungo il fiume. Tuttavia, le acque erano già state dichiarate non balneabili nel 1923 e da allora tutti i tentativi di pulizia e regolazione dell'inquinamento sono falliti.

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