Dopo Omicron la forza del Covid sarà attenuata

Dall'inizio della pandemia la velocità di crescita dei contagi non è mai stata così elevata e questo anche in Paesi in cui le campagne vaccinali sono state efficienti

Dopo Omicron la forza del Covid sarà attenuata

Dall'inizio della pandemia la velocità di crescita dei contagi non è mai stata così elevata e questo anche in Paesi in cui le campagne vaccinali sono state efficienti. Inefficacia dei vaccini? Assolutamente no, i dati indicano che la maggior parte delle persone con manifestazioni gravi da Covid sono soggetti non vaccinati. Basta pensare che nel nostro Paese questi soggetti sono una minoranza della popolazione per avere subito un'idea di quanto sia alto il loro rischio. Anche chi ha completato il ciclo vaccinale può però contrarre l'infezione e trasmetterla magari non avendo particolari sintomi o presentando manifestazioni simil-influenzali o poco più fastidiose. Certo chi per età o patologie particolari può essere considerato fragile può avere complicazioni importanti nonostante la vaccinazione ma, in generale, la vaccinazione sembra offrire una protezione efficace anche nei confronti del virus originale e delle sue varianti. Tra queste la Omicron è quella che maggiormente preoccupa per la sua altissima velocità di diffusione. Questa contagiosità ha fatto sì che in poche settimane diventasse la variante prevalente in molte aree geografiche. Ciò sta accadendo anche in Italia dove la velocità esponenziale della crescita dei contagi è anche e soprattutto dovuta alla rapida diffusione di questa variante.

Credo sia ragionevole prevedere che tutti saremo prima o poi esposti a questo ultimo tipo di coronavirus ma se saremo prudenti questa esposizione potrà essere ritardata e magari avvenire quando avremo nuove conoscenze scientifiche e strutture ospedaliere meno affollate. Ma soprattutto sarà importante che l'esposizione ci trovi nelle migliori condizioni di immunizzazione e di salute possibili. Le raccomandazioni su distanziamento e uso della mascherina, l'accelerata sulla campagna vaccinale anche nei bambini e la probabile riduzione progressiva della durata del super green pass vogliono proprio rispondere all'esigenza di arginare il più possibile l'impatto di questa variante sulla salute e sull'economia.

Dietro questa «emergenza Omicron» si intravede però qualche speranza. Questa variante che rapidamente sostituisce ogni altra variante e che si manifesta con sintomi generalmente non gravissimi nei soggetti vaccinati sembra anche conferire una buona immunizzazione che promette di essere efficace anche contro altre varianti. Uno studio recentemente condotto in Sudafrica indica ad esempio che chi si è infettato con la Omicron è abbastanza protetto nei confronti della Delta. E allora si può forse sperare che questa minaccia ci faccia anche intravedere una via di uscita da questo tunnel. Ha infatti le caratteristiche adatte per creare una rapida immunizzazione globale in pochi mesi.

Una immunizzazione che certamente rischia di essere pagata a caro prezzo dai fragili e dalle persone che non potranno o non vorranno vaccinarsi, ma che potrebbe poi portare alla circolazione stabile di un virus «attenuato» dal fatto che tutti, avranno, attraverso vaccinazioni, contagio o malattia, sviluppato e mantenuto un buon livello di anticorpi.

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