Ora Alfano & Co temono le soglie dell'Italicum

Secondo Swg crescono Forza Italia, Pd e M5S. Boom della Lega. Male i partitini

Ora Alfano & Co temono le soglie dell'Italicum

Un italiano su due vuole tornare al voto. Il sondaggio di Pagnoncelli pubblicato ieri dal Corriere della Sera è stato una doccia ghiacciata per il premier Matteo Renzi che in parlamento sta facendo i salti mortali per riuscire a far approvare le riforme costituzionali promesse agli italiani. Se il tavolo delle riforme dovesse incrinarsi o addirittura saltare o se in autunno il Tesoro dovesse mettere a punto una manovra correttiva, la situazione potrebbe precipitare. E il ritorno alle urne inevitabile. Proprio per questo, nelle ultime ore, i politici hanno ripreso a scartabellare i sondaggi per capire, in caso di elezioni anticipate, chi la spunterebbe.

Secondo l'ultimo sondaggio Swg, il Partito democratico conferma la pole position recuperando il terreno perso nelle scorse settimane e passando dal 38,9% al 39,5%. Al tempo stesso, però, si rafforzano anche Forza Italia, che sale dal 17,7% al 18,3%, e il Movimento 5 Stelle che dal 20,7% della scorsa settimana si attesta al 21%. Il Pd di Renzi, sebbene frazionato e lacerato dall'ultimo sgambetto dei franchi tiratori alle riforme, riuscirebbe a mantenere un netto vantaggio sia su Beppe Grillo sia su Silvio Berlusconi. Tuttavia, se si confrontano le percentuali elaborate da Swg con i risultati ottenuti alle elezioni europee, risulta che Forza Italia ha guadagnato circa 2 punti mentre democrat e grillini andrebbero a prendere più o meno gli stessi voti incassati lo scorso 25 maggio.

A migliorare di settimana in settimana è la Lega Nord che si conferma la quarta formazione politica in Italia. Con il 7% il movimento di Matteo Salvini continua a consolidare il proprio elettorato e imporsi all'interno del centrodestra che vede sia il Nuovo centrodestra sia Fratelli d'Italia al di sotto della soglia psicologica del 4%. A Scelta Civica rimarrebbero attaccate sì e no lo 0,7% delle preferenze. Come le formazioni di Angelino Alfano e di Giorgia Meloni, numerosi partitini porterebbero a casa percentuali minimali. Il Sel di Nichi Vendola sarebbe sul 2,2 %, Rifondazione Comunista sull'1,8 % e l'Italia dei Valori sullo 0,4 %.

Guardando queste percentuali è comprensibile come, a settembre, lo scontro sulle soglie dell'Italicum rischi di accendersi. Per il momento la bozza prevede una soglia all'8% per i partiti che non entrano in coalizione. La richiesta che viene da più parti è di abbassarla al 4%.

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