Infastidiscono la figlia 15enne, il padre li prende a coltellate. Un cittadino egiziano in fin di vita, l'amico ferito gravemente. E un pregiudicato in fuga. È quanto accaduto in piazzale della Stazione del Lido, a Ostia, nel tardo pomeriggio di ieri. Succede tutto in una manciata di minuti quando, di fronte al terminal della ferrovia Roma Lido, arriva un'auto a tutta velocità. Scende un uomo, spalleggiato da un suo compare. È un italiano «di piazza» Gasparri, il quartiere alla foce del Tevere con le case popolari gestite dalla famiglia Spada. L'uomo è a dir poco inferocito. I due extracomunitari, rispettivamente di 21 e 19 anni, avrebbero importunato pesantemente la figlia dell'uomo. «Quelli sono sempre davanti al bar e quando passo uscendo da scuola ci provano sempre e mi dicono cose» racconta la ragazzina al padre. Un soggetto «svelto di mano» e, soprattutto di coltello. Pregiudicato tra l'altro per rapina, l'italiano non se lo fa ripetere due volte e organizza una spedizione punitiva. Quando li vede, fermi tra la biglietteria e la fermata del bus 01, estrae un lungo coltello a serramanico e affonda la lama. Li ferisce all'addome, con una serie impressionante di fendenti. I due crollano a terra in un lago di sangue. L'uomo sale in auto che, sgommando, riparte a tutta velocità. La scena viene ripresa dalle telecamere installate davanti la stazione. Oltre a una decina di testimoni atterriti. Qualcuno allerta il 118, altri provano a tamponare le ferite. Accorrono volanti di polizia e gazzelle dei carabinieri. «Siamo ancora in fase identificativa» chiosano i carabinieri di via dei Fabbri Navali mentre danno la caccia all'attentatore. Trasportati entrambi all'ospedale Giovan Battista Grassi, i due sono stati sottoposti a intervento chirurgico.
Il 21enne, gravissimo, è ricoverato in Terapia Intensiva. «L'altro è sotto choc - continuano i carabinieri -. Tanto che non riesce a spiegarci bene cosa sia accaduto». Di fatto è caccia aperta all'aggressore, un piccolo boss ben conosciuto nell'ambiente malavitoso di Ostia Ponente, il Bronx della capitale.
«Le condizioni del paziente sono critiche, disperate - ammettono i sanitari del Grassi - e la prognosi rimane riservata». I due sarebbero dei nullafacenti, in Italia da tempo, senza occupazione. L'accoltellatore, italiano, farebbe parte di una piccola «batteria» di rapinatori ed estorsori attiva lungo il litorale romano.
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