Il papà del killer di "Ale": "Vi prego, perdonateci"

Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. La gente: "Amava la sua bimba più di ogni cosa"

Il papà del killer di "Ale": "Vi prego, perdonateci"

Il Comune di Montecchio Maggiore ha dichiarato il lutto cittadino per esprimere solennemente il dolore e il cordoglio dell'intera comunità per il femminicidio avvenuto l'altroieri nella frazione di Valdimolino a Montecchio Maggiore (Vicenza). C'è commozione nell'intera comunità per l'omicidio di Alessandra Zorzin, 21 anni, madre di una bimba di 3 anni.

«Da ieri e fino al giorno del funerale le bandiere esposte in Municipio saranno abbassate a mezz'asta - ha annunciato il sindaco di Montecchio Maggiore, Gianfranco Trapula -. Con la proclamazione ufficiale del lutto cittadino l'Amministrazione comunale intende dare un segnale di profonda vicinanza non soltanto alle famiglie colpite da questa tragedia, ma anche a tutta la nostra comunità che sta vivendo ore di terribile sgomento. Invitiamo inoltre i negozi e i locali del nostro territorio ad abbassare le serrande delle loro attività durante l'ultimo saluto ad Alessandra Zorzin in segno di lutto». Non appena informato di quanto accaduto a Valdimolino, il sindaco Gianfranco Trapula si è subito precipitato sul posto per essere vicino ai propri cittadini: «I dati sui femminicidi in Italia continuano a crescere in maniera a dir poco spaventosa, si tratta di un problema che va affrontato con forza a livello nazionale. Ciascuno di noi dovrebbe mettersi una mano sul cuore e chiedersi cosa possiamo fare di più per evitare che questi gesti continuino a moltiplicarsi». Intanto il padre dell'assassino (suicidatosi dopo il delitto) chiede perdono alla famiglia della vittima: «Vi prego, perdonateci. Mio era ragazzo sempre in ordine, e negli ultimi tempi non aveva dato segni di stare male psicologicamente. Non so cosa gli sia preso». È sconvolto Pietro Turrin, il papà di Marco, il 38enne che dopo aver ucciso con un colpo di pistola la 21enne Alessandra Zorzin nella casa di quest'ultima Montecchio Maggiore, si è suicidato con quella stessa arma nella sua auto al termine di una fuga durata ore, ormai braccato dalle forze dell'ordine. Parlando ai giornalisti, l'uomo si è detto sconvolto e ha chiesto perdono alla famiglia della vittima di suo figlio: «Ora è come se fossi morto anch'io. Sapevo che Marco frequentava quella ragazza da almeno diversi mesi, ma qui non è mai venuta. Quando ho letto la notizia su internet, è allora che mi è caduto il mondo addosso». Sotto choc per quanto successo anche la comunità di Vigodarzere, dove Marco Turrin viveva proprio insieme al papà e alla sorella.

«Marco l'ho visto crescere fin da quando era bambino, è sempre stato una persona gentile e tranquilla. Era tornato a vivere qui dopo un po' di anni fuori, è un dolore enorme anche per noi», ha detto un residente al Gazzettino.

«I Turrin sono una famiglia riservata, sapevo che Marco aveva una fidanzata che non era del paese. Vorremmo capire che cosa è accaduto», ha aggiunto il sindaco di Vigodarzere (Padova) Adolfo Zordan. I funerali di Alessandra saranno celebrati domani,

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