Il Papa migliora ancora. "Il cuore regge le terapie"

Il Pontefice è "senza febbre e i parametri sono stabili". Il cardinale Zuppi: "Sulla via del recupero"

Il Papa migliora ancora. "Il cuore regge le terapie"
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Ancora un «lieve miglioramento» per Papa Francesco. Il Pontefice, al settimo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli per una polmonite bilaterale, è senza febbre e i parametri del sangue «continuano ad essere stabili». Poche righe, quelle diffuse dal Vaticano in tarda serata, per riferire che Jorge Mario Bergoglio è in via di recupero. «Le condizioni cliniche del Santo Padre - si legge - sono in lieve miglioramento. È apiretico e i parametri emodinamici continuano ad essere stabili». Il Papa ha ricevuto la comunione e «successivamente si è dedicato alle attività lavorative». «Il cuore regge bene alle terapie», proseguono dal Vaticano. Bergoglio - che presenta «focolai di polmonite» - continuerà a seguire la terapia portata avanti in questi giorni e «non ci sono ancora ipotesi su quando potrà rientrare in Vaticano». «Non c'è un cambio di terapia», assicurano ancora fonti della Santa Sede, e «bisognerà aspettare qualche giorno per capire bene come evolve la situazione».

Già ieri mattina le notizie sulla salute del Pontefice erano rassicuranti. Dopo aver «trascorso una notte serena» si è alzato e «ha fatto colazione in poltrona». Un particolare che dal Vaticano sottolineano con evidenza proprio a dimostrazione che Francesco è in miglioramento, non è allettato, è reattivo, e addirittura «prosegue le attività lavorative». «Il Papa legge, scrive e firma documenti, fa telefonate e parla con i suoi stretti collaboratori», riferiscono dal Vaticano. E anche ieri è arrivata una nomina, quella del nuovo vescovo di Saint-Dié, in Francia, il reverendo François Gourdon, del clero della Diocesi di Angers, finora parroco della Cattedrale di Angers.

Tra speranze e positività, ieri a Bologna è intervenuto il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. «Siamo tutti preoccupati per il Papa, ma le cose che si dicono sono esattamente quelle che avvengono. Il fatto che abbia fatto colazione, abbia letto i giornali, abbia ricevuto delle persone vuol dire che siamo nella direzione giusta di un pieno recupero, che speriamo avvenga presto», ha detto.

La prima settimana di ricovero, dunque, sembra chiudersi con un quadro clinico «stazionario». Scompare, dal bollettino, il «quadro complesso» dei primi giorni. La terapia antibiotica prosegue e secondo alcuni esperti il ricovero potrebbe durare un'altra settimana. La valutazione spetta ai medici che seguono il Papa, al massimo però un paio di settimane o 10 giorni.

Si apre invece l'interrogativo sull'Angelus domenicale. Tra le ipotesi c'è l'invio di un testo scritto - come avvenuto la scorsa domenica - oppure un eventuale video-collegamento con il Gemelli.

Intanto dall'organizzazione del Giubileo fanno sapere che il calendario va avanti come da programma. «Tutti gli eventi sono confermati», affermano dai Sacri Palazzi. Continuano e si moltiplicano i messaggi di vicinanza e le preghiere per la salute del Papa. Ieri è arrivata la lettera del Patriarca ecumenico Bartolomeo I che parla dell'«amato fratello» Francesco, al quale augura una «veloce e completa guarigione» e «un rapido ritorno, con l'aiuto di Dio, ai suoi sacri e importanti doveri». Il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa ha chiamato i fedeli a riunirsi «come un'unica famiglia nella fede, uniti in un appello accorato» per la «salute e il benessere» di Francesco. In Libano, il cardinale Béchara Boutros Pierre Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha affermato di aver pregato per Papa Francesco sia in pubblico che personalmente.

Auguri di «pronta guarigione» anche da parte del presidente della Repubblica islamica d'Iran, Masoud Pezeshkian.

In Puglia è apparso anche un murale che ritrae Papa Francesco che stringe dei palloncini colorati in una mano, mentre con l'altra accarezza la testa di una bambina con un fiore tra i capelli, con a fianco altri bambini.

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