Più sbarchi, più criminali. Ad aprile oltre 8mila arrivi

Dopo il terrorista fermato nel Cpr, ora tocca a un uomo accusato dello stupro di una bambina

Più sbarchi, più criminali. Ad aprile oltre 8mila arrivi

L'orribile stupro di una bambina di 9 anni in un Centro per i richiedenti asilo, la violenza sessuale di un egiziano regolare su un treno, l'ennesimo terrorista camuffato da migrante e sbarcato a Messina per non parlare degli afghani ospitati da noi che parteggiano per i talebani. Non bisogna mai generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio, ma l'impennata degli arrivi illegali porta a casa nostra gente di tutti i generi compresi criminali, violentatori e terroristi.

Ovviamente ce ne sono anche fra gli italiani, ma con l'aumento degli sbarchi sarà sempre più difficile controllare l'arrivo di delinquenti, jihadisti e per un semplice calcolo delle probabilità evitare episodi di violenza sessuale. La squadra mobile ha arrestato ieri un migrante del Camerun di 38 anni ospite nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Lo stesso Cara ospita una famiglia con una bambina di 9 anni, che sarebbe stata violentata dall'uomo quando i genitori l'hanno lasciata sola. Nel Cara ci sono circa 800 persone.

Il 5 aprile a bordo del treno regionale Varese-Treviglio un pizzaiolo egiziano, regolare in Italia e incensurato, avrebbe abusato di una 21enne toscana. La violenza sessuale aggravata, secondo l'accusa, sarebbe avvenuta con «una certa premeditazione ed efferatezza». L'egiziano è finito in carcere, ma nega di aver approfittato della giovane italiana.

Se il presunto stupratore vive in Italia da tempo un terrorista siriano è sbarcato l'11 marzo a Messina grazie all'intervento della Guardia di Finanza in soccorso di un natante con 93 migranti. Tutti pachistani, egiziani e siriani, compreso il comandante intermedio del gruppo jihadista Jabat al Nusra, ex Al Qaida, che si era camuffato da migrante. E aveva pagato fra i 6mila e 9mila euro per salpare con il barcone dalla Cirenaica. La Digos l'ha scoperto, ma quanti sono riusciti a passare o arriveranno con gli aumenti degli sbarchi?

«Diversi afghani soprattutto di etnia pasthun sono filo talebani e inveiscono contro gli Stati Uniti attaccando pure l'Italia che li ospita. Lo fanno apertamente sui social» rivela uno degli ex interpreti del nostro contingente, che abbiamo evacuato da Herat.

Se continueremo con i numeri di marzo quando sono arrivati 13.263 persone, dieci volte tanto rispetto allo stesso periodo del 2022 o aprile che segnala già 8.720 sbarchi, a fine anno verranno superati i 138mila previsti all'inizio della primavera. Da gennaio sono già arrivati 35.085 irregolari, quattro volte in più rispetto allo scorso anno. E le nazionalità sono sempre più africane (Costa D'avorio e Guinea primi in classifica) oltre a egiziani, tunisini, pachistani e cittadini del Bangladesh.

Ad aiutarli è schierata una flotta di 12 navi delle Ong dalle ammiraglie come Life support Geo Barents e Ocean Viking, alle più piccole Rise above, Louise Michel e Mare Jonio, che forse non riprenderà mai il mare. Altre sei navi sono riparate in Spagna con il veliero Astral, di Open arms, diretto verso il Mediterraneo centrale. Nel frattempo arrivano le minacce di Luca Casarini, l'agit prop di Mare Jonio nei guai giudiziari a Ragusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'estremista dell'accoglienza ha preso spunto dai tafferugli con la polizia di venerdì provocati da una piccola falange pro migranti per lanciare un minaccioso tweet: «Marco Minniti, Matteo Piantedosi, a Napoli avete goduto della protezione dei manganelli per fare la vostra passerelle.

Ma siete responsabili dell'orrore (dei migranti affogati nda). E i manganelli non vi salveranno per sempre». Non ci lasciamo intimidire da questi soggetti, solidarietà al Ministro Piantedosi», ha commentato il deputato della Lega Stefano Candiani.

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