Il piano segreto del governo per aumentare subito l'Iva

I tecnici sarebbero già al lavoro per attivare i rincari in anticipo. L'esecutivo teme una stangata da Bruxelles ad aprile

Il piano segreto del governo per aumentare subito l'Iva

Fitch sente già aria di voto anticipato e nelle prossime settimane potrebbero arrivare batoste da Moody's e Standard&Poor's. Il governo è sotto assedio. Il punto debole resta quello dei conti. Ad aprile inzierà l'iter per il nuovo Def e ad aprile arriveranno le stime sul Pil da parte dell'Istat. In questo quadro il governo deve fare i conti con una recessione che sta per arrivare e quando l'economia si contrae le casse dello Stato hanno bisogno di risorse e a questo punto, come riporta un retroscena di Repubblica, nelle segrete stanze del Mef si lavora già ad un piano per anticipare l'aumento dell'Iva. Una mossa estrema che potrebbe esser preceduta da un "antipasto" tassarolo con ritocchi alle accise e agli sgravi. Una strategia questa che l'esecutivo sta mettendo in conto per parare i colpi di una economia che si appresta ad entrare in recessione. Con un intervento del genere è probabile aspettarsi una contrazione dei consumi che potrebbe peggiorare ulteriormente lo stato di salute della nostra economia. L'appuntamento decisiovo è per aprile 2018 quando l'Eurostat pubblicherà la "èagella" sui conti italiani del 2018. Subito dopo Roma potrebbe essere messa sotto procedura da parte di Bruxelles. Uno scenario che potrebbe dare il via libera prima dell'Europee allo spauracchio dell'Iva.

Forza Italia con il capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini avverte il governo: "L'extradeficit già accumulato per il calo del Pil e del maggior onere per interessi veleggia intorno ai nove miliardi, a cui vanno aggiunti i 23 miliardi di clausole di salvaguardia Iva: dunque la manovra 2020 parte già con un buco da 32 miliardi. Una corsa ad handicap a cui il governo pensa di rimediare con la riduzione delle detrazioni fiscali e, soprattutto, con l'anticipo selettivo degli aumenti Iva, che in un Paese già in recessione avrebbe effetti pesantissimi sui consumi, sul commercio e sulle imprese. Tutto questo naturalmente avverrà dopo le elezioni europee, sperando nella clemenza dei mercati.

Mentre sono scomparsi dai radar i leggendari 18 miliardi di privatizzazioni. Purtroppo, un disastro annunciato". Il rischio della stangata Iva si avvicina sempre di più. E a farne le spese, come sempre, saranno le famiglie italiane...

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