Politica indignata: è il solito balletto delle "promesse"

Dopo il disastro ferroviario in Puglia il Palazzo s'indigna. Succede sempre così dopo una tragedia che si poteva e doveva evitare. A parte la sfilza dei "dobbiamo" e dei "faremo", la politica prova a reagire al dramma

Politica indignata: è il solito balletto delle "promesse"

Roma - Adesso il Palazzo s'indigna. Succede sempre così dopo una tragedia che si poteva e doveva evitare. A parte la sfilza dei «dobbiamo» e dei «faremo», la politica prova a reagire al dramma. Il piddino Francesco Boccia, che ha casa a pochi passi dal luogo dello scontro rivela al Giornale: «È chiaro che c'è una responsabilità morale della politica. In ogni caso presenteremo, a margine del decreto enti locali, che la tragedia pugliese venga equiparata a quella di Viareggio e Linate. Il che vuol dire che i familiari delle vittime e i feriti avranno, oltre che un risarcimento secondo legge, anche un sostegno economico immediato».

Certo, i soldi non attenuano né il dolore né la fame di giustizia. Ma chi ha sbagliato? «Indipendentemente dalle responsabilità che accerterà la magistratura, pensare che la responsabilità possa essere addossata a un capostazione è umanamente ingiusto e politicamente ingiustificabile». Più o meno lo stesso concetto dell'azzurra Stefania Prestigiacomo: «Il capostazione di Andria si è assunto le proprie responsabilità, ma è evidente che le cause dell'incidente ferroviario avvenuto in Puglia risiedono in problemi strutturali che non sono stati mai affrontati».

Un'altra parlamentare pugliese, l'azzurra Elvira Savino, mette il dito nella piaga: la lentezza nell'ammodernamento delle strutture a causa del mostro-burocrazia: «Fa rabbia sapere che quel maledetto binario era da dieci anni oggetto di attenzione per il progetto di ammodernamento, un progetto pronto ma solo sulla carta a causa dei soliti ed annosi problemi burocratici che caratterizzano, purtroppo, l'Italia».

Il leghista Roberto Calderoli, invece, attacca a testa bassa: «I rapporti sulla nostra rete ferroviaria che stanno emergendo sono a dir poco impietosi. Migliaia di chilometri di rete dove si viaggia con un unico binario, dove ci sono passaggi a livello non automatizzati, dove non ci sono sistemi elettronici o satellitari di controllo e dove ci si affida solo al fattore umano per smistare il traffico dei treni». Poi, l'affondo su Palazzo Chigi: «La settimana scorsa il governo ha annunciato la consegna di un nuovo modernissimo sommergibile, il Pietro Venuti, alla nostra Marina Militare». Un gioiellino della tecnologia. «Però - prosegue Calderoli - uno Stato che regala alla sua Marina militare un sommergibile da film di 007 poi fa ancora viaggiare i treni su un binario unico e affida tutta la responsabilità ad un uomo solo con una paletta è inaccettabile».

E il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, promette cantieri su cantieri: «Alla luce di quello che è successo in Puglia, l'impegno a far ripartire i lavori pubblici nel nostro Paese diventa ancora più urgente».

Nichi Vendola, presidente di Sel, invece, minaccia querele «contro chiunque prenda parte all'opera di falsificazione della verità e di indegno sciacallaggio a proposito dell'immane tragedia della ferrovia Bari Nord».FCr

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