Pontida, Salvini suona la carica: "Andremo avanti anche senza soldi. Parte la marcia verso il governo"

"Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani e cambieremo il Paese", assicura Salvini parlando al raduno leghista di Pontida

Pontida, Salvini suona la carica: "Andremo avanti anche senza soldi. Parte la marcia verso il governo"

Salvini si presenta al raduno di Pontida (Bergamo) con la felpa d'ordinanza. La scritta è tutta un programma: "Salvini premier". Il segretario della Lega gira tra i gazebo e raccoglie il consenso e gli incoraggiamenti dei suoi militanti. Sul palco, oltre alla stessa scritta della felpa, campeggiano anche altri slogan: "Sì a favore del referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto" e "Forza Lega", adottato nei giorni scorsi dopo il blocco dei conti correnti del partito, deciso dai giudici di Genova dopo le condanne di Umberto Bossi e Francesco Belsito per irregolarità nei rimborsi elettorali.

Appena arrivato a Pontida Salvini suona la carica: "Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". E ribadisce: "Qualche giudice vuole fermare un partito, magari rispondendo agli ordini di qualcun altro. Non può mettere il bavaglio a un milione di militanti". Per galvanizzare i suoi sottolinea: "Andremo avanti anche senza soldi chiederemo aiuto agli italiani". "L'anno prossimo - sottolinea - saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".

Poi si sofferma sui referendum per l'autonomia, promossi dalle Regioni governate dalla Lega: "Sono una bellissima occasione, non solo per i lombardi e i veneti, ma per tutta l'Italia, che può dimostrare di auto-gestirsi senza vincoli europei o romani".

A Pontida non è mancata la polemica. A innescarla è Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. Che Bossi non parli al raduno della Lega "mi dispiace, perché Pontida è Bossi. La decisione l'ha presa il segretario Matteo Salvini. Per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola".

"È importate essere qui con voi oggi - ha detto Salvini parlando dal palco -. Se qualcuno pensava di portare tristezza, sconforto e paura sul prato di Pontida la risposta l'avete data voi e il buon Dio con questo sole Grazie fratelli per chi ha fatto ore e ore di viaggio". Una volta al Governo, aggiunge, "la legge Mancino e la legge Fiano le cancelleremo, perché solo in Unione sovietica processano le idee. Si comportano come in un regime".

"Se pensano di bloccarci rubando quello che è il frutto del nostro lavoro hanno sbagliato a capire. Andiamo avanti più determinati di prima - ha affermato il segretario leghista - vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi, in questo prato c’è gente per bene". Salvini ha annunciato che la Lega, se andrà al governo, presenterà una proposta di legge che preveda "giudici eletti direttamente dal popolo e chi sbaglia paga".

"Quando andremo al governo daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine per darci pulizia e sicurezza". E in quel momento il segretario leghista ha poi invitato sul palco del raduno alcuni rappresenti dei sindacati di polizia.

Salvini cita i casi di Banca Etruria e delle banche venete, e avverte: "Quando andremo al Governo, qualcuno di questi banchieri, di questi signori che oggi, dopo tutto quello che è successo, vanno in giro con l'autista, andrà in galera e sono i loro conti correnti che verranno sequestrati".

"Basta con il Jobs Act, noi faremo una riforma del lavoro che sarà fondata sulle certezze, riportando in Italia le migliaia di ragazzi costretti a scappare all'estero per costruirsi un futuro. Questo governo va avanti a colpi di bonus, di elemosine. Noi, come hanno fatto alcuni cantoni in Svizzera, proporremo un minimo salariale sotto il quale non si può andare".

Il leader della Lega si sofferma anche sui vaccini. "Io ho vaccinato i miei figli ma un Paese libero e serio che mette in vena 10 nuovi vaccini in poco tempo deve garantire esami gratuiti pre vaccinali". "Vaccini obbligatori per i nostri bambini, ma i 10mila che sono arrivati chi li ha controllati?".

Il messaggio di Salvini agli alleati

Da Pontida Salvini dà "l’ultima" possibilità di dialogo con gli alleati di centrodestra. "L’ultima chance la diamo oppure padroni a casa nostra", scandisce il segretario leghista. Salvini aveva criticato le posizioni sulla Turchia di alcuni partiti della coalizione. "Chi vuole governare con la Lega abbia chiaro che la Turchia non è e non sarà mai Europa... "meglio soli che male accompagnati".

E sottolinea di volere "un’alleanza seria e compatta" come quella che si è presentata agli elettori alle scorse amministrative. "Non voglio più vedere neanche dipinti sui muri i poltronari di professione e traditori alla Alfano".

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