Se esistesse un'etichetta qualitativa per i parlamentari, l'onorevole Claudia Porchietto sarebbe una piemontese doc. Non è una politicante: prima la vita d'azienda e l'attività professionale, poi la discesa in campo, in questo rigoroso ordine.
La politica è arrivata dopo parecchi anni trascorsi a lavorare nel settore delle materie plastiche, con l'impresa familiare. Prima ancora di esordire nell'agone della cosa pubblica, l'esponente politico ha fondato uno studio professionale con il marito. Del resto, la deputata è una commercialista. La candidatura alla presidenza della provincia di Torino è stata raccolta dopo un'ulteriore esperienza: quella al vertice dell'associazione che rappresenta le piccole e medie imprese della zona d'Italia in cui la Porchietto ha sempre operato. Raggiunta da IlGiornale.it, racconta che a chiederle di candidarsi in Forza Italia, il partito cui appartiene ancora oggi, è stato il presidente Silvio Berlusconi. A coinvolgerla ci ha pensato pure l'onorevole Carluccio Giacometto, il collega che viene chiamato in causa.
Da quella tornata elettorale - sono passati dodici anni - , è nato un percorso. Prima il consiglio regionale, subito l'Assessorato al Lavoro ed alla Formazione nella giunta della Regione Piemonte. In seguito a due legislature regionali, la Porchietto è stata eletta alla Camera dei deputati nel 2018, quindi è alla prima legislatura. Le aule di Piazza Castello forse non le mancano, però quel periodo è stato "vibrante" - come lo definisce , con le battaglie tese ad evitare le crisi aziendali che fanno capolino nell'album dei ricordi. Pure le professioni, però, sono sempre state al centro dei pensieri della deputata, oltre all'ambito economico-imprenditoriale. Nel corso dell'evoluzione della pandemia, la parlamentare di Fi ha avuto modo di portare avanti modifiche ai provvedimenti pensati per affrontare l' impasse. "Ho proposto ed ottenuto un fondo specifico dedicato alla montagna, che ha avuto esito positivo nel sostegni 1- racconta a IlGiornale.it - , ma seguo da sempre tutti provvedimenti legati al sistema dell’ automotive, agli incentivi, alla tutela della filiera".
Non solo: la Porchietto ha avanzato pure alcune proposte di legge tese al rientro delle produzioni che sono state delocalizzate. Un'altra questione che riguarda i marchi, ma anche i brevetti. L'imprenditoria odierna non può che guardare pure alle start-up, con le speranze rivolte dalle e nelle giovani generazioni. E la politica ha l'obbligo di stare al passo con i tempi: "Se vogliamo creare lavoro in Italia - dice - non possiamo prescindere dallo stato di salute del sistema produttivo e dobbiamo salvaguardare il tessuto imprenditoriale, tutelandolo ed accompagnandolo affinchè cresca, si evolva e non soccomba", afferma. Oggi però non è soltanto il momento dell'emergenza, che sembra non finire mai: si tratta pure di costruire l'italia del domani, puntanto forte sul Recovery Plan del governo Draghi. Durante queste settimane, l'onorevole ha lavorato alle linee guida per la riforma fiscale: la Porchietto ne sottolinea la necessità per ottenere i fondi europei.
Non è neppure una dei peones, l'esponente politico, che in Forza Italia ha la responsabilità del Dipartimento centrato sulle politiche industriali. Alla Camera la Porchietto fa parte della commissione finanze. Se c'è una figura ispiratrice legata al suo impegno - rivela - questa è proprio quella del presidente Berlusconi. In generale, il mondo dell'imprenditoria ha giocato un ruolo decisivo per la formazione politico-professionale della deputata: "Sono stata fortunata - ci fa presente - perchè nella vita ho potuto attingere dall’esperienza di persone con grande forza d’animo e passione, ho incontrato imprenditori con la I maiuscola che mi hanno insegnato a rispettare gli altri e a farmi rispettare, ho incontrato donne e uomini che con dedizione e passione dedicano la loro vita ai giovani insegnando loro un mestiere, laddove nessuno si occupa di loro ed i successi di questi ragazzi sono la loro ragione di vita" .
Come capita sempre per i politici e le loro esistenze, c'è una fotografia del lato umano che spesso sfugge. Alla Porchietto piacciono, e parecchio, gli U2. Una volta è volata a Dublino per un loro concerto, raccontando ai genitori di essere in Spagna con delle amiche. Sono quei "peccati" che si confessano anni dopo. Ma le passioni non finiscono qua.
Se Bono Vox avesse il dono di riconoscere ogni persona presente, riconoscerebbe la Porchietto ad ogni concerto, perché svela di essere una presenzialista di quegli eventi. Tra gli interessi, spicca quello cinematografico: l'esponente politico piemontese conosce tutti i film di 007. Il suo attore preferito, allora, non può essere che Daniel Craig. Tra le pellicole preferite, invece, annovera C'era una volta in America, Schindler's list e Malcom X. In materia di serie televisive, ancora, la parlamentare svela di essere una fan del Trono di Spade, ma ha gradito pure Lucifer. Juventina doc, svela di non avere un brutto rapporto con l'ex presidente della Regione Piemonte e sindaco di Torino Sergio Chiamparino, anzi.
Una persona che lavora con l'onorevole annota che "Claudia ha una grande esperienza politica, eppure è difficile trovare in lei le caratteristiche dei "politici", così come siamo abituati a conoscerne di solito". La parlamentare punta al concreto più che ad altro: "L'ho vista partire completamente da sola, durante il primo lockdown, con il dire "aiutiamo le nostre montagne"". Alla fine ha portato a casa il risultato di cui ha accennato, soffermandosi sul sostegni 1: concretezza, appunto, in favore in quel settore.
Un'altra persona che collabora con l'attività politica della Porchietto ne sottolinea il carattere sfidante: "Non si tira mai indietro". "Ma è anche una persona che apprezza l'ironia", ci dicono. Quasi come a dire che sì, il lavoro è tutto, ma un minmo spazio per divagare, la Porchietto, se lo tiene.
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