Seggi chiusi, il Pd ha scelto il suo nuovo segretario. Anzi, quello vecchio, dal momento che - come ampiamente pronosticato - alla guida del Nazareno torna prepotentemente Matteo Renzi.
Uno zainetto coi gufi sul treno che da Firenze lo riporta a Roma e il sorriso spavaldo tornato sul suo volto dopo la mazzata del referendum: l'ex premier sale sul palco preparato in onore del vincitore davanti alla sede nazionale del Partito democratico, tra le note di "Ho fatto in tempo ad avere un futuro" di Ligabue.
Dati ufficiali non ce ne sono ancora, ma secondo le stime di Quorum/YouTrend per SkyTg24, quando sono state scrutinate quasi 400mila schede, Matteo Renzi ha raccolto infatti il 71,1% dei voti, Andrea Orlando al 21,1% e Michele Emiliano ad appena il 7,8%.
In calo rispetto agli anni scorsi l'affluenza, che si attesta a quasi due milioni di voti, contro i quasi tre milioni del 2013. Non mancano però le anomalie e le irregolarità, come quelle a Nardò (voto sospeso per le dimissioni degli scrutinatori) e Gela (voto annullato dopo la scoperta di un "seggio occulto"): il Pd non riesce a scrollarsi di dosso lo spettro brogli, che rischia di gettare un ombra sulle primarie stesse.
"Nel 99,9%, le operazioni di voto sono andate bene", assicura il presidente dell'assemblea Pd, Matteo Orfini. Ma la mozione che sostiene Michele Emiliano promette già battaglia: "Per Nardò e Gela sono già pronti i ricorsi", dice Khalid Chaouki, "È impensabile un annullamento del voto. Se ci sono state presunte irregolarità vanno colpite in maniera mirata, non precludere un popolo di esprimersi democraticamente. Forse sarebbe il caso che il Partito si occupasse di quello che sta succedendo a Minori, in costiera amalfitana, in cui pare che si potesse votare anche senza versare i 2 euro perché il partito locale ha messo a disposizione un fondo cassa, cosa in alcun modo prevista dal regolamento. Per non parlare della situazione al seggio allestito al Cinema Augusteo di Salerno in cui vietano di rendere pubblici i verbali. Se i comitati di Renzi denunciano anomalie forse sarebbe il caso di denunciarle tutte".
Di certo con questo risultato - e forte della fuoriuscita dei membri più ostici della minoranza - Renzi ottiene di fatto una legittimazione che gli scrolla di dosso il flop del referendum e che gli permette di puntare nuovamente a Palazzo Chigi.
Anche se la nuova minoranza è pronta a fare opposizione. "Renzi sembra abbia vinto.
Mi auguro che si faccia una riflessione sugli errori e i limiti alle nostre spalle", dice senza mezze misure Gianni Cuperlo, sostenitore di Orlando, "Sono le prime primarie senza un pezzo di partito: bisogna riflettere su quanto è accaduto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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