Primi droni poliziotto per spiare il territorio

Operazione interforze di sicurezza, il velivolo ha controllato una statale

Primi droni poliziotto per spiare il territorio

Si apre una nuova era per la sicurezza dei cittadini. A Frosinone sono arrivati i droni. Terranno d'occhio gli angoli più nascosti della città per aumentare la sicurezza dei cittadini e permettere di bypassare ostacoli senza fatica, effettuando riprese dall'alto da mettere a disposizione di polizia e carabinieri. Nell'attesa che diventi una prassi, venerdì è partito l'esperimento. Tutto pianificato nell'ambito del tavolo tecnico costituito presso la Segreteria del Dipartimento della Pubblica sicurezza. In termine tecnico il drone si chiama «Sapr» (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) e il loro utilizzo è molto aumentato negli ultimi due anni. La cosa importante da sapere è che la possibilità di pilotaggio remoto da stazione di terra permette il compimento di missioni in ambienti ostili o contaminati in totale sicurezza.

Le prove si sono svolte simulando un posto di controllo a cui hanno preso parte, oltre al personale della questura di Frosinone e agli uomini del Reparto prevenzione crimine di Roma e della sezione Polizia stradale di Frosinone, rappresentanti dei carabinieri e della guardia di Finanza. I droni utilizzati sono certificati dall'Enac. Le società Ids, Flytop e Nimbus hanno già dato la disponibilità con tre differenti prodotti tra cui due «esacotteri» e un «quadricottero». La sperimentazione continuerà anche nei prossimi giorni testando nuovi scenari di controllo del territorio e di ordine pubblico. «Questa nuova strumentazione spiegano alla questura di Frosinone offrirà un apporto determinante nei servizi di ordine pubblico in tempi che richiedono maggiori controlli». Intanto la polizia ha intensificato i servizi sulle principali strade del Frusinate. Sotto osservazione, in particolare, le stazioni ferroviarie, i luoghi di ritrovo e l'autostrada Roma-Napoli.

Assai interessanti le caratteristiche «tecniche» del drone. In pillole, il suo costo si aggira sui quattromila euro, può raggiungere fino a 120 metri di altezza e 180 di lontananza, ma può arrivare rispettivamente fino a 800 e 1200 metri con 25 minuti di autonomia (anche se contando il «ritorno a casa» i minuti effettivi saranno 17-18).

Di notte e con la pioggia non può essere utilizzato, ma in giornate ventilate non si dovrebbero verificare problemi di stabilità. In Italia l'uso dei droni a scopi di sicurezza pubblica era già stato sperimentato con successo a Cosenza lo scorso anno.

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