Il principe bin Salman arresta tre familiari

In manette pure il fratello e l'ex erede. L'accusa: «Tentato golpe»

Il principe bin Salman arresta tre familiari

È venerdì mattina, le guardie della corte arrivano a casa di tre importanti membri della casa reale, con il volto coperto e vestiti di nero. Perquisiscono le proprietà, li portano via: arrestati. A finire nella rete sono il fratello più giovane del re Salman, il principe Ahmed bin Abdulaziz; l'ex principe ereditario Mohammed bin Nayef e suo fratello, il principe Nawaf bin Nayef. L'accusa è un presunto tentativo di golpe. È l'ultima mossa del 34enne principe ereditario Mohammed bin Salman per consolidare il potere e liberarsi dai suoi rivali nell'ascesa al trono. Il principe ereditario li ha accusati di avere contatti con potenze straniere, inclusi gli americani, per portare a segno un colpo di stato.

Mohammed bin Nayef è stato ministro dell'Interno fino agli arresti domiciliari nel 2017. Era il prossimo in fila al trono prima che venisse improvvisamente sostituito. A lui era stato attribuito il merito di aver sconfitto al-Qaeda. Ed era considerato un partner di fiducia dell'intelligence americana. Il principe Ahmed bin Abdulaziz, 78 anni, invece, è uno degli ultimi figli sopravvissuti del fondatore del Paese, il re Abdelaziz, e rispettato tra i membri più anziani della famiglia al potere. Dalla morte del fondatore dell'Arabia Saudita, la corona è passata sempre da un figlio all'altro. Alcuni membri della famiglia reale volevano vedere la corona passare ad Ahmed piuttosto che a bin Salman.

Il principe ereditario ha alimentato infatti il risentimento tra alcuni importanti rami della famiglia. Ahmed è stata una delle sole tre persone del Consiglio di Giustizia che si sono opposti alla sua nomina di principe ereditario. Mesi dopo lo stesso principe ha lanciato una impressionante repressione anticorruzione. Oltre 300 principi e uomini d'affari sono stati rinchiusi nell'hotel Ritz-Carlton a Riad. La maggior parte è stata rilasciata, ma molti sono stati liberati solo dopo aver trasferito denaro e beni allo Stato.

Il regno è stato anche criticato

per il suo ruolo nella guerra nello Yemen. La più grande crisi diplomatica? Il caso di Jamal Khashoggi, editorialista del Washington Post assassinato e fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul da uomini del principe.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica