Pronto l'ok fino ai 65 anni per AstraZeneca. Lombardia, oltre 300mila adesioni per over 80

Atteso il parere finale di Aifa sul siero Oxford. Moderna, ritardi nelle consegne

Pronto l'ok fino ai 65 anni per AstraZeneca. Lombardia, oltre 300mila adesioni per over 80

Dopo il primo giorno in affanno, con il portale dedicato alle prenotazioni dei vaccini per gli over 80 in tilt e le polemiche piovute sul Pirellone e sull'assessore al Welfare Letizia Moratti, in Lombardia la campagna di vaccinazioni è decollata senza ulteriori intoppi. Le stesse difficoltà che c'erano state in un primo momento anche nel Lazio, partito in anticipo, il primo febbraio, e ora in corsa con 54mila anziani già vaccinati e altri 260mila prenotati, per di più alla vigilia dell'immunizzazione del personale delle scuole dell'infanzia.

Allo stesso modo la Lombardia si è subito rimessa in carreggiata e nel pomeriggio di ieri erano stati fissati più di 265mila appuntamenti. «Dalle nostre nonne e dai nostri nonni una grandissima dimostrazione di responsabilità e voglia di vivere. La loro adesione così convinta e massiccia alla campagna vaccinazioni sia da esempio per tutti i lombardi», commenta la Moratti dopo essere stata bersagliata dalle critiche per la falsa partenza e per aver invitato i cittadini «a non avere fretta». Soddisfatto anche il governatore Attilio Fontana, che pur ammettendo le difficoltà iniziali, ha confermato che la situazione si è risolta. A preoccupare il presidente della Lombardia, e non solo, sono piuttosto i quantitativi di dosi al momento insufficienti per una vaccinazione di massa, tanto che Fontana sta collaborando con il governatore del Veneto, Luca Zaia, per valutarne l'acquisto autonomo. Un modo per bypassare i ritardi delle aziende sulle consegne delle dosi indicate nei contratti stipulati con la Ue, come quello appena comunicato anche da Moderna che a febbraio, praticamente dimezzando le quantità, consegnerà 248mila dosi invece delle 488mila previste.

Ritardi che rischiano di far saltare la campagna di vaccinazione. Nella corsa contro il tempo per l'approvvigionamento dei vaccini, si va verso il via libera all'uso di AstraZeneca fino ai 65 anni. Proprio ieri gli esperti del ministero della Salute, dell'Agenzia italiana del farmaco e i rappresentanti delle Regioni si sono riuniti per valutare un sostanziale accordo sull'ipotesi di ampliare il range di età a cui viene consigliato il farmaco dell'azienda anglo-svedese. Il ministero si è detto pronto a «fare ogni verifica sul piano scientifico e sulla base di evidenze, per capire se c'è la possibilità di ampliare il limite dell'età». Già la stessa Aifa, nel parere con cui approvava il vaccino per gli under 55, aveva scritto che «sulla base dei risultati di immunogenicità e dei dati di sicurezza, il rapporto beneficio/rischio di tale vaccino risulta favorevole anche nei soggetti di età più avanzata che non presentino specifici fattori di rischio».

Nei prossimi giorni ci sarà una nuova riunione della Commissione tecnico-scientifica di Aifa per un nuovo parere, poi la parola passerà al ministero per un provvedimento formale, probabilmente una circolare, che sancisca ufficialmente l'estensione del limite d'età.

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