Recalcati: "I sovranisti? Malati di mente"

Il dottor Massimo Recalcati: "Il sovranismo è un fatto psichico. Alcuni hanno un inconscio fascista"

Recalcati: "I sovranisti? Malati di mente"

"Il sovranismo non è solo un fatto politico, ma un fatto psichico". Lo ha detto ieri a Radio Capital Massimo Recalcati, lo psicoanalista italiano vicino a Matteo Renzi e conduttore televisivo di Rai 3. Il sovranismo, quindi, sarebbe una malattia psichiatrica.

Nell'intervista, ripresa da Repubblica, il dottor Recalcati parla del suo libro, Le nuove melanconie, in cui spiega come oggi si stia "passando dal paradigma libertino a quello securitario", sottolineando la "spinta compulsiva alla chiusura, alla solidificazione dei confini, alla loro trasfigurazione psicopatologica in muri propria di una nuova clinica securitaria".

Secondo lo piscoanalista, esiste nella popolazione del nostro tempo un "inconscio fascista", cioè una spinta a "ri-territorializzare quello che la dinamica propulsiva del desiderio di vita tende a fluidificare e de-territorializzare". Significa, in parole povere, che la spinta a difendere i confini del proprio Paese e a contrastare le frontiere aperte sarebbe dettata da una sorta di "inconscio fascista".

Ne sono un esempio, "la brexit inglese, i sovranismi nell'Europa orientale, le tendenze populiste marcate in quella occidentale". Tutte situazioni che dimostrerebbero la spinta al paradigma securitario nel nostro panorama politico. Nel corso degli anni, sostiene Recalcati, saremmo passati dalla visione berlusconiana "euforica", a quella salviniana, che "esaspera il confine come nuovo oggetto pulsionale". Oggi, secondo l'esperto, assistiamo alla "affermazione di un nuovo paradigma paranoico sul quale si è cementato il volto sovranista della destra italiana". Emergerebbe così una nuova malattia mentale: la tendenza al sovranismo.

Un pensiero, quello di Recalcati che, oltre a non essere originale, sembrerebbe ricalcare quello delle autorità sovietiche. Come ricorda La Verità, infatti, nel 1972, Vladimir Bukovskij scrisse un testo dal titolo Una nuova malattia mentale in Urss: l'opposizione, perché ai tempi era comune il pensiero che solamente un pazzo potesse agire contro il comunismo.

Più di recente, poi, ci sono stati altri studiosi e politici che hanno espresse idee simili a quelle dello psicoanalista. Il quotidiano ricorda che Gilberto Corbellini del Cnr aveva suggerito di somministrare ossitocina ai sovranisti, per renderli più disponibili all'accoglienza e che David Sassoli sosteneva come "i partiti europeisti hanno deciso che i sovranisti e i nazionalisti devono essere tenuti a bada, perché il nazionalismo e il sovranismo sono un virus per un'Europa che dev'essere forte e unita". Così, votare a destra diventa una malattia, un virus.

E coloro che additano la destra e i sovranisti come seminatori di odio e xenofobia, sono gli stessi che vorrebbero combatterli con quelle stesse armi, definendoli malati o infettati da un virus.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In relazione all'articolo pubblicato in data 26 novembre a firma Francesca Bernasconi si precisa quanto segue.
Tale articolo - richiamando un'intervista da me resa il giorno precedente a Radio Capital - riporta nel titolo e nel sommario frasi "slogan" virgolettate (Recalcati: "I sovranisti? Malati di mente (...

) Alcuni hanno un inconscio fascista") che non ho mai pronunciato, che non mi appartengono, che non riflettono - anzi, sovvertono e contraddicono completamente - il mio pensiero e che, come tali, sono gravemente lesive della mia immagine personale e professionale. L'espressione "malato mentale" non appartiene in nessun modo al mio lessico. Tutta la mia attività clinica e scientifica ha rifiutato l'uso di questa "categoria". Cordiali saluti.
Massimo Recalcati

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