Via la quarantena per chi ha tre dosi. Ma resta per i No Vax

Il Comitato Tecnico scientifico ha dato parere favorevole alla richiesta delle Regioni che avevano sollecitato un intervento sulla quarantena

Via la quarantena per chi ha tre dosi. Ma resta per i No Vax

Alla luce delle nuove evidenze emerse sulla variante Omicron il Comitato Tecnico scientifico, anche se con posizioni diversificate al proprio interno, ha dato parere favorevole alla richiesta delle Regioni che avevano sollecitato un intervento sulla quarantena. Omicron è molto più veloce nel manifestare sintomi rispetto alle precedenti varianti e dunque è possibile ridurre i tempi della quarantena. Ma soltanto per i vaccinati visto che i dati confermano l'altra protezione offerta dai sieri soprattutto rispetto alla malattia grave.

L'ok al cambiamento c'è stato ma non è chiaro da quando: «La decorrenza delle nuove norme, per ragioni organizzative e logistiche, sarà definita in accordo con il Commissario Figliuolo», ha fatto sapere Palazzo Chigi. E su questo punto il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe preferito maggiore prudenza. La quarantena sarà quindi disciplinata in modo diverso a seconda dello stadio vaccinale del soggetto che ha avuto il contatto stretto con un positivo. Dunque praticamente azzerata per i vaccinati da poco tempo ma identica al passato per chi ha scelto di non proteggersi con il vaccino.

Per i non vaccinati restano in vigore le regole attuali. Nel caso di un contatto diretto con un positivo occorrerò restare 10 giorni in quarantena evitando qualsiasi contatto. Necessario un tampone negativo per uscire dalla quarantena dopo i 10 giorni. Altrimenti va allungata a 14. Per i vaccinati da oltre 120 giorni la quarantena viene ridotta a 5 giorni. Al termine di questo periodo, sarà richiesto un tampone con esito negativo. Regime decisamente più morbido per chi ha ricevuto l'ultima dose o booster da meno di 120 giorni, 4 mesi. Niente quarantena, nessuna necessità di isolamento ma soltanto un tampone a 5 giorni dal contatto con il positivo se si manifestano sintomi.

E l'obbligo di indossare la Ffp2 per i dieci giorni successivi. Basterà poi un test antigenico anche presso un centro privato per interrompere l'autosorveglianza. Un via libera che il Cts avrebbe voluto dare soltanto per i lavoratori essenziali.

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