Una pista europea sta prendendo forma nelle indagini sulla strage delle moschee in Nuova Zelanda. L'autore, Brenton Tarrant, sarebbe entrato in contatto con gruppi ultra nazionalisti di estrema destra nel vecchio continente. Il terrorista ha vissuto «solo in maniera sporadica» in Nuova Zelanda secondo la premier Jacinda Ardern. L'Aisis, l'intelligence australiana, sta scandagliando i tanti spostamenti di Tarrant dal 2012 a cominciare dall'Europa, ma anche in posti a rischio in Asia. L' MI 5, il servizio segreto interno britannico si concentra sui possibili contatti del terrorista nel Regno Unito.
Le autorità di Sofia hanno annunciato l'apertura di un'inchiesta sul soggiorno del giovane stragista fra il 9 e 15 novembre dello scorso anno, quando aveva già deciso di colpire. Tarrant è arrivato a Sofia con un volo da Dubai e poi ha visitato via terra diverse località, dove si sono svolte epiche battaglie contro l'impero ottomano. Una di queste è Plovdiv dove fu impiccato dai turchi l'eroe nazionale Vassil Levski. Nel 1999 dalla stessa città era partita la Legione Levski per dare man forte ai serbi bombardati dalla Nato. L'organizzatore, Ivan Dionisiev, era sodale di Radovan Karadzic. Il criminale di guerra in galera a L'Aja, un mito per Tarrant, che si è messo la canzone dedicata al duce serbo in macchina prima della mattanza. Non solo: nella zona confinante con la Turchia il nome di Levski e della battaglia contro gli ottomani del passo di Shipka, visitato da Tarrant, è stato usato da gruppi ultra nazionalisti anti migranti. Formazioni che hanno contatti anche con l'estrema destra italiana. Su uno dei fucili mitragliatori della strage c'era la scritta bianca «Shipka pass» e altre simili in cirillico su un caricatore.
Dopo la Bulgaria il futuro terrorista ha noleggiato una macchina per proseguire il viaggio in Ungheria, ma sarebbe stato in «vacanza» pure in Ucraina e Polonia. Gli investigatori stanno focalizzando l'attenzione anche su un viaggio via terra in Francia, Spagna e Portogallo. Il governo croato conferma che Tarrant ha visitato Zagabria e la Dalmazia fra fine 2016 e inizio 2017. A Spalato è detenuto per crimini di guerra il capitano Dragan, un miliziano serbo che aveva pure la cittadinanza australiana. Il suprematista bianco sarebbe stato anche in Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro. Dove ha trovato i soldi per questi spostamenti?
Lo scorso anno è stato anche a Gilgit, nel Kashmir pachistano, dove si gira sotto scorta. Sembra che il terrorista abbia viaggiato dal 2012 in luoghi ancora più off limits per i turisti come il corridoio afghano del Wakkan e la regione musulmana cinese dello Xinjiang. Difficile ottenere i permessi, come per il viaggio in NordCorea con tanto di foto ricordo.
Tarrant, che non si capisce come si mantenesse, era stato due volte anche nell'odiata Turchia a cominciare dal 2016. Lo stesso presidente Recep Tayyip Erdogan ha rivelato che la prima volta si è fermato a Istanbul tre giorni, ma la seconda 40. «Quali sono le sue connessioni? Lo scopriremo» ha detto.
«Non sono emersi legami tra l'attentatore e l'Italia, ma i nostri apparati di sicurezza restano vigili per monitorare la situazione» ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo avere riunito in via straordinaria il Comitato di analisi strategica antiterrorismo. Anche se Tarrant sembra non essere passato per l'Italia si sta indagando su eventuali collegamenti fra gruppi di estrema destra nostrani e formazioni dell'Est Europa, che potrebbero essere state in contatto con il terrorista.
Una pista parallela è quella dei soldi: viaggiare costa e pure l'arsenale di Tarrant. Secondo Chris Kumeroa, ex membro delle Sas, i corpi speciali inglesi ed esperto di antiterrorismo solo «le armi sono costate sui 10mila dollari e altri 2mila per le munizioni».
Il Suv utilizzato, la pianificazione, l'equipaggiamento, le tre taniche di esplosivo con il timer portano la cifra totale dell'operazione sui 40-50mila dollari. Dove ha trovato anche questi soldi il terrorista australiano giramondo?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.