Mediaset vuole Rai Way. Per la società delle torri tv del gruppo di viale Mazzini, portate a Piazza Affari solo tre mesi fa, mette sul piatto 1,2 miliardi di euro. L'opa del gruppo di Silvio Berlusconi riaccende la stizza della sinistra che si ritrova unita dalla comune ossessione. Il premier Matteo Renzi, però, non ci sta a farsi dettare l'agenda dalla minoranza piddì e dagli ultrà anti berlusconiani. "Dovete considerare le operazioni di mercato per quelle che sono, non politiche ma di mercato - avverte il presidente del Consiglio - serve la libertà di chi è sul mercato e il rispetto delle regole. Il governo ha messo delle regole e non intende modificarle".
Renzi ricorda che deve rimanere in mano della Rai (oggi al 65%) almeno il 51% della controllata. Al controllo pubblico fa riferimento il decreto della presidenza del consiglio varato lo scorso settembre in vista della quotazione, "anche considerata l’mportanza strategica delle infrastrutture di rete". Proprio per questo da Palazzo Chigi rivendicano "la scelta compiuta dal governo di valorizzare la società facendola uscire dall’immobilismo nel quale era confinata". L'offerta d’acquisto e scambio annunciata dalla controllata di Mediaset (al 40%), Ei Towers, ne è una conferma.
Ma, nonostante il premier abbia cercato di buttare acqua sul fuoco delle polemiche, proprio all'interno del Pd insorgono il deputato Michele Anzaldi e il senatore Federico Fornaro, componenti Pd della commissione di Vigilanza Rai: "Da ieri su siti internet, giornali, telegiornali, social network - spiegano i parlamentari Pd - trova grande spazio l'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Mediaset, attraverso la sua controllata Ei Towers, per acquisire il 66,67% di Rai Way. Come è possibile che da due giorni si discuta di una proposta che, secondo quanto previsto dai decreti del governo e specificato dettagliatamente nel prospetto informativo Rai, non è realizzabile? Tra l'altro, ancora oggi, sulla stampa viene addirittura scritto che i vincoli sul mantenimento pubblico della quota di controllo non sarebbero stati specificati al momento della quotazione: basta scaricare il prospetto informativo della privatizzazione di Rai Way dal sito di Borsa Italiana per verificare velocemente che è vero il contrario.
" E sottilineano la "non contendibilità" di Rai Way: "anche a seguito dell'offerta globale, la società non sarà contendibilè." Anzaldi e Fornaro si appellano poi a chi dovrebbe controllare: "La Consob e l'Antitrust verifichino con celerità e che chi deve smentire o chiarire lo faccia subito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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