Il MoVimento 5 Stelle, almeno attraverso uno dei suoi rappresentanti presso l'esecutivo, ossia il ministro Stefano Patuanelli, ha fatto sapere che sarebbe preferibile che Mario Draghi non traslocasse al Colle.
Il ministro delle Politiche agricole, sulla scia dell'ex avvocato degli italiani Giuseppe Conte, ha dichiarato che al Quirinale "serve una persona con altissime qualità etiche e istituzionali. Per il M5s è giunta l'ora di un profilo femminile e l'obiettivo è un'ampia convergenza". Vale la pena rimarcare come alcuni esponenti dei Dem abbiano definito l'approccio di Conte sul prossimo capo dello Stato come una "casalinata" buona solo per uscire sui giornali.
Una donna, quindi, proprio come sostenuto in questi ultimi giorni dall'ex premier giallorosso e gialloverde. Il tema, per il capo di Dicastero, è soprattutto la tenuta dell'esecutivo che sarebbe chiamato a sostituire quello che è in carica ora. Patuanelli lo ha detto senza giri di parole con un'intervista rilasciata a Il Piccolo ed al Messaggero Veneto. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, per Patuanelli, "permette di far convivere forze molto diverse, facendo cose importanti. Non possiamo permetterci una crisi di governo con la pandemia in corso. Sarebbe difficilissimo trovare equilibrio per un nuovo governo e la Lega si sfilerebbe".
Sullo sfondo c'è insomma il tema delle urne, che sarebbero la conseguenza naturale e diretta dell'elezione al Quirinale dell'attuale premier. Patuanelli lo ha ribadito, senza nascondere troppo di voler scongiurare il giro elettorale anticipato. E poi c'è il tema emergenziale, con la pandemia che galoppa e l'esecutivo chiamato ad aggiornare quasi a cadenza quotidiana le misure da adottare per evitare restrizioni eccessive ed ulteriori chiusure.
Se è possibile che, attorno a questo punto, Patuanelli colga la sensibilità della quasi totalità dei grillini, il discorso cambia per la questione del posizionamento politico, dove il ministro, a differenza dei grillini delle origini, sposa il piano del "campo largo" al fianco del Partito Democratico guidato da Enrico Letta: "Molti elementi ci uniscono - ha fatto presente, rispetto all'alleanza con i Dem - . Il M5s deve incidere per spostare l'asse su salario minimo, diritti dei più deboli, diritti civili e transizione ecologica. Il percorso di rinnovamento interno procede, pur con la difficoltà di governare con forze così diverse.
Ma la strada è segnata e il presidente Conte gode di altissimo consenso nel paese", ha chiosato Patuanelli sul tema."Sì" all'alleanza strutturale tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle, insomma, ma "no" all'ipotesi che Draghi lasci l'incarico che ricopre ora per trasferirsi al Quirinale.
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