Caro Direttore, caro Augusto, le cifre proposte da Luigi Mascheroni in un articolo a proposito della diffusione del Sole 24 Ore da me diretto sono scorrette, come già il tuo «Giornale» aveva avuto modo di correggere, il 20 maggio del 2014, e come successive sentenze dei tribunali di Milano hanno, anche con pesanti pene, confermato. È infatti falso scrivere che avrei lasciato il quotidiano nel 2011 «con 54mila copie in meno in edicola e una riduzione degli abbonamenti del 30%». Il comitato di redazione del Sole, il 18 Marzo 2014, affermava in proposito: «Il Consiglio di Amministrazione di ieri ha approvatoun bilancio che si chiude con il peggior risultato contabile nella storia della società. Un rosso di 77 milionicon un peggioramento di oltre 35 milioni rispetto al 2012». Quanto alla diffusione delle copie del Sole è falso il paragone delle copie cartacee con le copie digitali arrivate dopo il 2011, visto che allora era proibito sommarle nel calcolo della diffusione totale. Il confronto leale va dunque fatto «carta su carta» e a questo punto è evidente che, sottratte le copie digitali e gli omaggi sospesi ai miei tempi e poi ripristinati ad hoc, la situazione si ribalta a mio favore, e quelle presunte «copie perdute» si palesano come fasulle, confermando quanto stabilito in varie sedi legali: nessun tracollo di copie sotto la mia Direzione.
Come sai, per la nostra amichevole consuetudine di lavoro, detesto le polemiche, ma ho dato nuovo mandato ai miei avvocati di tutelarmi in ogni sede legale, se oggetto di accuse riciclate per ledere la mia dignità e professionalità. A te cari auguri di buon lavoro e grazie per lo spazio!
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