Roma, cinghiali uccisi al parco giochi

Attirati dai cumuli di rifiuti. Pioggia di critiche sulla Raggi che apre un'inchiesta

Roma, cinghiali uccisi al parco giochi

Lo specchio di una città allo sbando. I cinghiali. Roma ne è invasa da tempo, ma non per colpa di questi animali, ma di un'amministrazione incapace che ha ridotto la capitale a una pattumiera. Questa volta però si è davvero superato ogni limite alla decenza. Venerdì sera, davanti a bambini e famiglie, la polizia provinciale ha rinchiuso una femmina di cinghiale, in allattamento, con i suoi sei cuccioli, nel parco giochi Mario Moderni, nelle vicinanze di una scuola materna, a due passi da San Pietro per poi narcotizzarli e ucciderli.

Per 24 ore questi cinghialini si sono rifugiati in questo parco attirati dal cumulo di rifiuti, ed erano diventati il divertimento dei bambini che gli davano da mangiare il pane. Una volta dentro, però, sono rimasti intrappolati. Intorno alle 22 è scattato il blitz: gli agenti della provinciale hanno sparato dei dardi soporiferi, per permettere ai veterinari di sottoporli a eutanasia e poi portare via i loro corpi dentro sacchi neri.

L'azione degli agenti ha scatenato le proteste di molti animalisti accorsi sul posto, esponendo striscioni e cartelli per chiedere la liberazione dei cinghiali. «Guardate, puntano i fucili. Li ammazzano tutti». Sono momenti concitati. Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, ha definito l'episodio «indegno, la peggiore soluzione che si potesse trovare. In quel momento era facile catturarli senza sopprimerli la responsabilità della Regione, l'inerzia della sindaca Virginia Raggi, l'incapacità di raccogliere e gestire i rifiuti nella città, hanno condannato a morte una inerme famiglia di cinghiali che potevano agevolmente essere rimessi in piena libertà in natura».

«Esecuzione sommaria. Vergogna Zingaretti e Raggi. Mamma e cuccioli uccisi senza necessità, quando c'erano tante altre alternative. Siete una vergogna», si legge sulla pagina Facebook dell'Enpa. Sul tema è intervenuta anche l'Organizzazione internazionale protezione animali: «Questo scempio va contro il sentire della stragrande maggioranza dei cittadini che volevano la famiglia salva in una riserva protetta in cui gli animali avrebbero potuto essere trasferiti una volta anestetizzati.

Invece le istituzioni hanno preferito la soluzione più crudele».

Fonti del Campidoglio hanno fatto sapere che la Raggi ha chiesto agli uffici la costituzione di «una commissione d'inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità».

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