Rousseau batte cassa e prepara la guerra a Conte "Non iscritto, non ha ruoli"

In un documento pubblicato sul Blog delle Stelle l’Associazione Rousseau invita a saldare i rapporti pendenti altrimenti il percorso con il M5s si interromperà

Rousseau batte cassa e prepara la guerra a Conte "Non iscritto, non ha ruoli"

Il tempo della resa dei conti tra Associazione Rousseau e M5s sulla questione pendenze si avvicina. La deadline è fissata ufficialmente, così come è stato comunicato in un lungo messaggio pubblicato oggi sul Blog delle Stelle, al prossimo 22 aprile. Se entro quel giorno non verranno saldati i debiti le strade tra Casaleggio e Movimento si divideranno in maniera definitiva.

"Siamo costretti, a causa dell'enorme ammontare di debiti, a definire una data ultima: il 22 aprile 2021. Qualora i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo", si legge nel comunicato dell'Associazione Rousseau. Nel documento si sottolinea come in questi anni "abbiamo dato il nostro contributo come si fa in una famiglia, con fiducia, lealtà e senza mai limitarci. Abbiamo lavorato senza sosta e con la dedizione che, solo chi crede profondamente in quello che fa, riesce a dare. Abbiamo sentito il nostro compito come una componente preziosa per la crescita della comunità del Movimento, mantenendo fermo il nostro impegno così come ha fatto il Movimento, almeno fino ad un anno fa".

Poi la spiegazione dell’attuale situazione. Nel comunicato si evidenzia che da gennaio 2020 il Movimento, attraverso alcuni dei suoi portavoce, ha iniziato a non onorare gli accordi in relazione alle attività erogate dall'associazione Rousseau "omettendo di mettere in atto qualsivoglia presidio funzionale a garantire il rispetto delle regole e degli impegni presi, sebbene ciò abbia sempre rappresentato, nel pensiero dei fondatori del Movimento, il tratto distintivo del percorso politico che si intendeva intraprendere". L’Associazione spiega, inoltre, che oggi la situazione è giunta al punto di non ritorno e, pertanto, si rende necessario fare chiarezza. "Ad agosto 2020- si legge ancora nel comunicato- inviammo all'ex capo politico reggente una bozza di accordo, da lui stesso richiesta, per poter finalmente definire ruoli e responsabilità reciproche, ma l'analisi di tale bozza non venne mai nemmeno discussa, anzi venne rinviata". L’Associazione presieduta da Davide Casaleggio ricorda che si parla di quel contratto che “anche gli stessi iscritti chiesero con forza, con il voto degli Stati Generali, di concludere".

"A settembre 2020 comunicammo, con la consueta trasparenza, a tutti gli iscritti la gravità della situazione e la conseguente riduzione dei servizi, sollecitando settimanalmente gli esponenti politici del Movimento e coloro che ritenevano di esprimersi per conto del medesimo, ad assumere una decisione", si specifica ancora nel documento. Sempre l’Associazione Rousseau ha ricordato che nei giorni scorsi è stata attivato una raccolta fondi, "su ogni nostra pagina" con l’obiettivo di provare a mantenere vivo "il progetto civico a prescindere dalle decisioni del Movimento che, negli ultimi giorni, è arrivato addirittura a negare l'esistenza del debito tramite alcuni suoi esponenti".

Per questo oggi, a causa dell'enorme ammontare di debiti, l’Associazione Rousseau ha annunciato che il 22 aprile prossimo sarà la data ultima per la definizione dei rapporti pendenti. Se quel giorno passerà con un nulla di fatto allora "saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo". La data non è casuale. L’Associazione presieduta da Casaleggio ha, infatti, sottolineato che il prossimo 22 aprile saranno trascorsi "ben 15 mesi dalle dimissioni dell'ultimo Capo politico eletto democraticamente dagli iscritti e che sollecitava, già in quella data, quello che oggi viene rilanciato per l'ennesima volta: la rifondazione del Movimento 5 Stelle. Da quel giorno, di quasi 15 mesi fa, il percorso del Movimento è stato caratterizzato da decisioni continuamente rimandate (come il voto del Capo Politico previsto da Statuto), da decisioni prese e mai attuate (come quelle degli iscritti agli Stati Generali), da decisioni impedite (come quelle dei Probiviri di sanzionare i morosi), ma anche da decisioni negate (come il diniego di attivare un accordo con Rousseau)".

L’Associazione spiega che tutto questo ha determinato un susseguirsi di eventi che "ci hanno portato fino a qui. Ad una situazione non più procrastinabile". Nel messaggio si annuncia che oggi "personalità importanti stanno decidendo se iscriversi o meno al Movimento per dare il proprio contributo". L’Associazione auspica che chiunque in futuro verrà scelto per guidare il Movimento "saprà rappresentare a pieno il rispetto delle regole e degli impegni presi, assumendo i principi, che abbiamo riassunto nel Manifesto ControVento, e i valori che Gianroberto riteneva elementi inscindibili, identitari e di credibilità del Movimento da lui fondato. Principi e valori che oggi trovano la loro massima espressione nell'architettura della partecipazione di Rousseau da lui fortemente voluta e alla quale abbiamo dedicato, e continueremo a farlo, il nostro massimo impegno affinché eserciti sempre la funzione fondamentale di spazio decisionale per i cittadini attivi". Per l’Associazione è arrivato il tempo di prendere decisioni definitive e il momento di eliminare "ambiguità, rinvii e mancate scelte". Per questo, conclude il messaggio, il 22 aprile comunque vada a finire rappresenterà un nuovo inizio "trasparente, deciso e leale e, soprattutto, insieme a chi dimostrerà di essere tale".

Le parole di Enrica Sabatini

In una intervista all’Adnkronos, Enrica Sabatini (socia dell'Associazione Rousseau), ha parlato del rapporto con il M5s, giunto ormai al punto di rottura, della futura leadership di Giuseppe Conte e dell’eredità politica di Gianroberto Casaleggio, la cui figura sarà ricordata il 12 aprile in occasione dell'evento digitale #Sum05. E il suo pensiero è preciso."L'accordo tra il MoVimento e Rousseau è previsto dallo Statuto del Movimento e gli iscritti, con il voto degli Stati Generali, hanno ribadito nuovamente la necessità di prevedere questo accordo, sollecitando gli attuali organi politici ad attivarsi in questa direzione. Esiste già una proposta da discutere, attendiamo di farlo da oltre 7 mesi", ha ricordato la Sabatini che, così, ha spiegato il possibile "accordo di partnership" tra Movimento ed Associazione auspicato da quest’ultimo. Sul ruolo affidato all’ex premier la Sabatini è stata netta: "Per quanto riguarda Giuseppe Conte, come sa, ha dichiarato di non essere iscritto al Movimento e non riveste, ad oggi, un ruolo riconosciuto dallo Statuto per il quale possa avanzare o sottoscrivere proposte di accordo con Rousseau a nome del Movimento".

La settimana scorsa, intervenendo all'assemblea dei gruppi pentastellati, Conte pur riconoscendo l'importanza della democrazia diretta ha affermato che "la democrazia digitale è frutto di una tecnologia, che non è neutra... Serve massima trasparenza e massima chiarezza sul processo dei dati". Parole che trovano sostanzialmente d’accordo la Sabatini che spiega come "serva la massima chiarezza sul processo dei dati e, infatti, con Rousseau oggi abbiamo raggiunto un'eccellenza nel campo. Il Digital Democracy Report 2021 redatto dal Solonian Democracy Institute di Dublino ha comparato piattaforme operanti in 25 Paesi e ha attribuito a Rousseau il punteggio massimo in sicurezza sia per la crittografia che per la gestione dei dati degli iscritti". Poi l’affondo contro l’ex premier: "Giuseppe Conte ha avviato due Governi grazie alla gestione trasparente e affidabile del voto su Rousseau, per questo sa perfettamente quanto sia importante per la legittimazione delle decisioni".

La stessa Sabatini ha garantito che "tutte le decisioni degli iscritti del M5s devono essere prese sulla piattaforma Rousseau". Se il M5S dovesse completare la sua trasformazione in partito, le cose sarebbero destinate a cambiare. "Rousseau e il MoVimento – ha aggiunto l'ex consigliera pescarese - sono due facce della stessa medaglia. Gianroberto Casaleggio ha fondato il Movimento insieme a Beppe Grillo e riteneva che Rousseau fosse il suo cuore pulsante ed inscindibile. Se il Movimento diventasse un partito, abiurando quindi tutti i principi definiti da Gianroberto, l'architettura di partecipazione di Rousseau non avrebbe alcuna utilità perché è nata per superare le strutture gerarchiche partitiche e sicuramente non per crearle".

Le strade tra M5s e Associazione Rousseau potrebbero dividersi dopo il 22 aprile, data ultima per onorare gli impegni. La Sabatini conferma che se i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data "saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo".

Il prossimo 12 aprile l'"Associazione Gianroberto Casaleggio" ricorderà il cofondatore del Movimento a cinque anni dalla scomparsa. Una figura importante per la politica italiana. Per la consigliera pescarese "Gianroberto è riuscito a imporre un nuovo paradigma politico quando nessuno era in grado neanche di immaginare che fosse possibile. Grazie alle sue intuizioni e alla sua concretezza, è riuscito ad affermare un modello organizzativo impensabile in un mondo, come quello politico, fermo all'idea novecentesca di partito". In quella data anche l'Associazione Rousseau metterà in campo delle iniziative per ricordare Casaleggio: "Il 12 aprile con i circa 400 futuri Ambasciatori della Partecipazione, che hanno seguito percorso formativo di 3 mesi con la Rousseau Open Academy, attiveremo l'iniziativa #GrazieAllaRete", ha annunciato la Sabatini che ha spiegato che "attraverso una campagna video basata sul racconto di esempi concreti e quotidiani che evidenziano i benefici e le nuove opportunità offerte dalla Rete promuoveremo un percorso di informazione e di sensibilizzazione sull'importanza della cittadinanza digitale e della partecipazione attiva".

Secondo la Sabatini grazie a questa idea di movimento “leggero, efficiente, disintermediato e in grado di assumere i tratti fondativi del web, ha avuto la capacità di creare un'identità politica innovativa al di sopra del bipolarismo di destra e di sinistra". "È proprio questo patrimonio unico e distintivo, sia di pensiero che di metodo, che noi coltiviamo ogni giorno attraverso l'architettura di partecipazione di Rousseau", ha ancora evidenziato la "madrina" di Rousseau. Per la Sabatini oggi Casaleggio lavorerebbe per mantenere ben saldi sia i principi identitari che l'innovazione organizzativa, elementi che "hanno reso unica la sua creatura e che sono stati alla base della fiducia che il Movimento stesso ha ottenuto negli anni".

Infine la consigliera ha annunciato che"in ricordo e con l'ispirazione della visione innovativa e unica di Gianroberto"

è stato deciso di presentare una proposta di legge per richiedere di istituire la "Giornata nazionale della partecipazione e della cittadinanza digitale", da celebrare ogni anno proprio il 12 aprile.

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