Il «trimestre anti-inflazione», chiesto dal ministro delle Imprese Urso, partirà dal primo ottobre anche con la collaborazione del sistema industriale, oltre a quello della grande distribuzione. Il settore dei beni di largo consumo ha dato il via libera all'intesa per fornire prodotti di prima necessità (pane, pasta, latte, prodotti per la cura della persona come saponi e shampoo) a prezzi calmierati fino al 31 dicembre. «Il paniere tricolore sarà davvero tale, tutti insieme, uniti e in campo», ha affermato Urso, definendo l'iniziativa il «colpo definitivo contro l'inflazione».
All'incontro, in videoconferenza, hanno partecipato i vertici di Unionfood, Centromarca, Federalimentare e Ibc che hanno siglato l'accordo rendendolo realmente efficace. Le organizzazioni, che in prima battuta avevano espresso notevoli perplessità sul raggiungimento di un'intesa (anche per gli effetti restrittivi della concorrenza) hanno presentato una lettera di intenti, accolta dal ministro. Le associazioni si impegnano a chiedere alle proprie associate di «valutare, nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa e su base volontaria, di sviluppare iniziative di politica commerciale tese a contrastare l'inflazione» sui prodotti individuati. «La lotta all'inflazione e la tutela del potere d'acquisito delle famiglie è una priorità per il tessuto industriale del Paese», hanno sottolineato il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, e di Ibc, Flavio Ferretti, dopo l'intesa. «Faremo la nostra parte nei confronti dei consumatori italiani», è stato il commento del presidente di Unionfood, Paolo Barilla. I presidente di Coop, Marco Pedroni, e di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, hanno espresso soddisfazione per la scelta di aderire al patto.
Ci sono poco più di 20 giorni per definire le iniziative promozionali, che possono essere adottate in modalità flessibile, ed entro il 23 settembre le associazioni dovranno comunicare le aziende aderenti al ministero delle Imprese. Saranno riconoscibili dal bollino tricolore con la scritta «Trimestre anti-inflazione» esposto in vetrina.
Intanto, si continua a lavorare sul fronte della manovra. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Paolo Barelli, ha dichiarato che «verosimilmente potrebbe ammontare a 25 miliardi anche se bisogna aspettare le stime del Tesoro». Se l'entità fosse confermata, si tratterebbe di una revisione al ribasso delle stime iniziali per contenere il deficit. Tra i dossier allo studio (oltre a quelli su taglio del cuneo, detassazione delle tredicesime e adeguamento delle pensioni) anche l'estensione di Opzione Donna oltre a quelle di Ape social e Quota 103. L'ipotesi valutata per la flessibilità femminile è eliminare il requisito dei figli per anticipare da 60 a 58 anni il pensionamento con ricalcolo contributivo dell'assegno.
Il ministro Urso ha inoltre ricordato che la questione bollette è «all'attenzione del governo così come l'aumento dei prezzi dei carburanti: con il ministro Giorgetti e con gli altri ministri competenti, avremo un confronto per capire e scegliere come intervenire in modo tale che soprattutto i ceti meno abbienti ricevano il sostegno del governo».
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