Vi ricordate il caso Diciotti? In quell'occasione il ministro dell'Interno Matteo Salvini diede ordine alla Guardia costiera di non far sbarcare i migranti in Italia. Una presa di posizione forte, inaspettata dopo anni di sbarchi incontrollati, che segnò il cambio di passo del Viminale. Ma il caso Diciotti non è stato solamente una questione solamente politica. È stata anche l'occasione per mostrare la spaccatura tra la Guardia costiera e la nuova linea del ministro dell'Interno. Come ha sottolineato Gian Micalessin su ilGiornale, i motivi di questa lotta andrebbero ricercati nell'ormai lontano 2014, "quando le operazioni di soccorso vengono inizialmente affidate soltanto alla Marina Militare, escludendo proprio la Guardia Costiera. Un'esclusione durata solo pochi mesi visto che il governo Renzi nel 2014 allarga ben presto le operazioni ad una Guardia Costiera entusiasta di farne la propria bandiera. Talmente entusiasta da diventare successivamente la principale referente delle Ong con cui concorda decine di operazioni di soccorso fino al limite delle acque territoriali libiche. Non a caso nel luglio di un anno fa l'allora Comandante generale delle Capitanerie di Porto Ammiraglio Vincenzo Melone - chiamato a deporre dalla Commissione Difesa del Senato sulle attività delle navi delle Ong già indagate dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro - non esita a difenderle a spada tratta".
Ma ora il cambio di passo del ministro dell'Interno sembra ormai inesorabile. E la prova sarebbe pure il nuovo calendario della Guardia costiera. Come scrive Libero, infatti, per la prima volta dopo anni non ci saranno più fotografie di migranti.
Scrive a tal proposito il quotidiano diretto da Vittorio Feltri: "Ancora nel 2016 gli immigrati erano in copertina, mentre l'anno scorso erano protagonisti della foto del mese di gennaio e in quello del 2018 delle immagini di agosto e settembre, due dei mesi in cui in passato si registravano più sbarchi. Ma ora non più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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