Matteo Salvini da Formello, ospite dell'evento Itaca - viaggio tra le idee, è tornato a parlare del reddito di cittadinanza, la cui battaglia per l'abolizione da parte della Lega è cominciata tempo fa. Il leader del Carroccio ha parlato ad ampio raggio di tutti i principali temi dell'attualità politica che incendiano il dibattito delle ultime settimane, tornando anche sullo scontro con Draghi in merito all'operato di Luciana Lamorgese al Viminale.
"Il Rdc è stato un errore"
"Il nostro impegno è cancellare il reddito di cittadinanza che si è rivelato un errore. Ammettere l'errore per me ci sta, l'abbiamo approvato noi, ma i professori alla lavagna ce l'avevano spiegato diversamente", ha dichiarato Matteo Salvini, ribadendo uno dei caposaldi della Lega in parlamento e nel governo. Come sottolineato dal leader della Lega, rispetto al progetto iniziale presentato dal Movimento 5 stelle, "è completamente mancata la fase di reinserimento al lavoro. Si è dimostrato un fallimento". Salvini ha concluso: "Se quei soldi li dai alle imprese è meglio invece di darli a chi sta a casa e magari lavori in nero".
Green pass e obbligo vaccinale
Poche ore prima, ospite a Radio Radio Roma, Matteo Salvini è tornato anche sul Green pass, l'altro tema di scontro tra la Lega, il Partito democratico e il Movimento 5 stelle. Salvini ha sottolineato che "non c'è tifoseria no vax e sì vax. Io sono vaccinato e ho il Green pass, non ritengo di imporre la mia scelta ad altri. Rimaniamo, come Lega, culturalmente e per convenienza per i cittadini, sostenitori della volontarietà e della libertà di scelta".
Sul Green pass, ha ribadito quanto dichiarato nei giorni precedenti: "Ho fatto una riunione con i sette governatori della Lega. Abbiamo messo giù le linee guida: per il vaccino, visto che il 70 per cento della popolazione è vaccinata, la Lega era, è e sempre rimarrà per la volontarietà. La Lega è contro qualsiasi tipo di obbligo". Il Green pass, per la Lega, deve "permettere di lavorare, non di licenziare o di discriminare".
E dal palco di Formello, Salvini ha aggiunto: "Mio figlio sta andando adesso a vaccinarsi non perchè fosse convinto, ma iniziano gli allenamenti di calcio e avrebbe dovuto fare tre tamponi a settimana, 30 euro. Io non voglio un'Italia di ricchi e poveri, ma se lo Stato mi impone una cosa mi mette a disposizione gli elementi per andare avanti".
"Letta e Conte? Si facciano da parte"
Sul possibile strappo della Lega, Salvini ha rassicurato che resterà al governo "assolutamente, a lungo. Mai lasceremo l'Italia in mano a sinistra, Pd, 5 Stelle". Quindi ha aggiunto: "La Lega ha scelto di aiutare gli italiani e di entrare in questo governo e ci staremo fino alla fine. Enrico Letta e Conte se ne facciano una ragione, se non si trovano bene con Draghi si facciano da parte loro, la Lega c'è".
Elezione del presidente della Repubblica
Quindi, Matteo Salvini ha accennato anche alle prossime elezioni per il presidente della Repubblica: "Lo eleggono 1009 persone. Di questi mille, coloro che fanno riferimento al centrodestra sono 450, non manca tanto. Non sto dicendo che vogliamo eleggere un capo dello Stato di centrodestra: non mi dispiacerebbe. Penso che Silvio Berlusconi sarebbe un ottimo capo dello Stato. In politica estera ha fatto meglio di molti altri. Ma parlarne il 3 settembre lascia il tempo che trova".
A tal proposito, ha punto ancora il segretario del Partito democratico: "Questi del centrosinistra hanno paura matta di andare a votare, Letta non vuole Mario Draghi al Quirinale perché nel Pd hanno 30 aspiranti presidenti della Repubblica. Per me Letta ha mancato di rispetto prima a Draghi e poi agli italiani".
"Vada Conte a palare con i talebani"
Infine, sulla crisi afghana e sulle posizioni assunte dal Movimento 5 stelle e da Giuseppe Conte, Matteo Salvini ha dichiarato: "Ricordo i 54 militari italiani morti per dare libertà all'Afghanistan, non possono essere dimenticati.
Il ritiro è stata una fuga sgangherata, incomprensibile, incommentabile. Non si può riconoscere alcuna legittimità ai talebani. Qualcuno dice che bisogna dialogare con i talebani, manderei Conte a Kabul a dialogare con i talebani. Nessun dialogo con gli estremisti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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