Scende dopo l'incidente: auto passa e lo uccide

La vittima è un chitarrista 24enne di Novara. Feriti due ragazzi che erano insieme a lui

Scende dopo l'incidente: auto passa e lo uccide

Era sopravvissuto a un primo incidente stradale, ma il destino lo ha portato via ugualmente, facendolo diventare il bersaglio di una seconda auto.

Riccardo Sessa, 24enne di Novara è morto domenica prima dell'alba a Milano. Il ragazzo, chitarrista del gruppo di death metal Subhuman Hordes, aveva passato la serata con due amici. La comitiva aveva deciso di andare a ballare approfittando del fatto che le discoteche finalmente sono state riaperte. I tre si erano divertiti dopo una serata insieme al circolo Magnolia come solo a quell'età si riesce ancora a farlo, con spensieratezza. Avevano ballato, bevuto il giusto, conosciuto altre persone. Poi avevano deciso di rientrare a casa. Riccardo abitava a Novara e c'erano diversi chilometri da fare. Così insieme sono risaliti sulla Volkswagen Golf e sono ripartiti. Il ventiquattrenne si è messo sul sedile anteriore, dal lato del passeggero.

Poco dopo le 5 erano sull'allacciamento della Tangenziale Ovest con l'autostrada A7, tra le uscite di Assago e Corsico, in direzione Nord, quando l'auto ha tamponato un furgoncino, guidato da un ragazzo di 23 anni, un ambulante che stava già andando al mercato a lavorare. L'impatto è stato violentissimo e l'auto è finita, dopo un testacoda, al centro della carreggiata, contro il new jersey in cemento. Il 23enne e il 25enne che erano in macchina con Riccardo sono rimasti feriti nel violento impatto, ma le condizioni dell'amico sono apparse peggiori. Così, nonostante il dolore e le contusioni, sono scesi per estrarlo dalla Golf. Non è ancora chiaro se siano o riusciti a farlo scendere, adagiandolo al lato della carreggiata, o meno. In quel momento è sopraggiunta una Volkswagen T Roc guidata da un altro giovanissimo, 26 anni, e per Riccardo, che già in pessime condizioni, non c'è stato scampo. Ogni tentativo di strapparlo alla morte è stato inutile. La centrale operativa del 118, infatti, ha inviato sul posto due ambulanze e un'automedica ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

I due amici sono stati portati in ospedale in condizioni non gravi. Anche l'investitore è stato al pronto soccorso sotto choc, proprio come loro. Ora sarà l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, e le perizie tecniche a stabilire se il 25enne sia morto per le conseguenze dei traumi del primo o del secondo incidente. Dopo il mortale sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e quel tratto di strada per un po' è stato interdetto alla circolazione.

Sempre domenica all'alba a Colico, in provincia di Lecco, un uomo è morto travolto da un pirata della strada. La vittima si chiamava Alessandro Martinalli, aveva 57 anni, ed era un ristoratore della zona. Intorno alle 4.30 l'uomo si trovava a piedi su via Nazionale Nord, un tratto della strada provinciale Sp72. Era uscito dalla discoteca Continental da poco quando è stato centrato da un'auto. Chi era al volante è fuggito senza fermarsi a prestare soccorso.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi e il 118, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Ma per i 57enne non c'è stato nulla da fare. Il corpo è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Martinelli gestiva un pub in un comune vicino a Colico ed era molto conosciuto.

È scattata immediata la caccia all'uomo e poche ore dopo è stato

fermato un giovane della zona, residente nell'area dell'Alto lago, che è stato individuato grazie alle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze raccolte da alcune persone che hanno assistito in parte alla tragedia.

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