Scintille tra Monti e Renzi sull'austerity

Mario Monti in un'intervista al Corriere della Sera mette nel mirino Matteo Renzi. Ed è duello con l'ex premier

Scintille tra Monti e Renzi sull'austerity

Mario Monti in un'intervista al Corriere della Sera mette nel mirino Matteo Renzi. Il Loden perde il suo aplomb e non usa giri di parole per attaccare l'ex premier: "Matteo Renzi, come un disco rotto, ormai ripete senza fine i suoi slogan e le sue accuse. Il rumore e la rissosità crescono esponenzialmente. L'impatto, in Italia e all'estero, tende asintoticamente a zero. Pari a zero è anche il suo rispetto per gli interlocutori e per la realtà". Poi rincara la dose: "Dibattere con il presidente Matteo Renzi è, purtroppo, impossibile. Le argomentazioni degli altri non gli interessano". E agli attacchi risponde in modo duro anche il segretario dem che replica al Loden: "Accanto alla ricostruzione dei fatti del passato che nessuno può smentire e accanto alle emozioni umane che ho condiviso scrivendo a cuore aperto, c'è un punto che voglio sottolineare. Se tutti i giornali oggi scrivono che i dati economici sono migliori delle (loro) previsioni è perché la strategia di crescita e di riforme che abbiamo fatto durante i #MilleGiorni sta dando i primi frutti. Ma proprio per questo la proposta di tornare a Maastricht che ho illustrato in Avanti e su cui discuteremo nei prossimi mesi è fondamentale per creare benessere e posti di lavoro nei prossimi anni. Il futuro si decide adesso.

Sia detto con molto rispetto per Mario Monti che oggi ha fatto una intervista per attaccare le tesi di Avanti: la cultura dell'austerity ha visto aumentare il numero di famiglie in povertà, un Pil negativo e crescere le diseguaglianze. E paradossalmente in quegli anni il rapporto debito Pil è peggiorato perché senza crescita il debito sale, sempre".

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