"Sconfitto il poliziotto che mi indagò. Un premio dopo tante diffamazioni"

A Imperia Claudio Scajola è stato riconfermato sindaco con il 63% dei consensi, battendo di 40 punti il candidato di centrosinistra Ivan Bracco, il poliziotto 54enne che lo indagò più volte

"Sconfitto il poliziotto che mi indagò. Un premio dopo tante diffamazioni"
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A Imperia Claudio Scajola è stato riconfermato sindaco con il 63% dei consensi, battendo di 40 punti il candidato di centrosinistra Ivan Bracco, il poliziotto 54enne che lo indagò più volte. Per l'ex ministro dei governi Berlusconi, un risultato ragguardevole.

Sindaco, un plebiscito.

«Sì, coglievo l'apprezzamento dei miei concittadini per il mio lavoro ma non sapevo come si sarebbe tradotto al voto. Il 63% mi ha molto colpito. Siamo anche stati la città ligure con meno calo dei votanti».

Il centrodestra unito l'ha sostenuta. Questo ha aiutato?

«Ho scelto di presentare liste civiche, perché alle amministrative contano in primis le persone, e il centrodestra ha ritenuto di convergere sulla mia candidatura. Anche Fdi, che aveva presentato un proprio candidato, a 20 giorni dal voto ha invitato a votarmi. Questo mi ha fatto molto piacere».

Bracco, da poliziotto, la indagò sei volte. Questa vittoria è un po' una rivincita?

«Questo signore scriveva cose lontane dalla realtà. La sua attività è sempre stata smentita dai fatti. Il problema è che qualcuno ne ha sofferto e ne ha subito le conseguenze, come il sottoscritto».

Qualcuno temeva che lei, dopo il calvario giudiziario, non sarebbe riuscito a tornare vittorioso. E invece...».

«È il motivo principale per cui 5 anni fa mi sono candidato a Imperia. Volevo risollevare la città e al contempo sapere cosa pensava di me la mia comunità. Dopo aver subito tanta diffamazione, smentita dalla realtà, questo giudizio è stato il miglior premio per la mia vita».

Oggi come vede la politica?

«In transizione. La storia degli ultimi 30 anni nasce dall'intuizione di Berlusconi di avvicinare alla politica ceti che si erano allontanati. Oggi rimpiangiamo un po' quell'epoca.

Credo sia maturato il tempo per la costituzione di un rassemblement républicain italiano, che superi le frammentazioni e sia proteso all'Europa e all'Occidente. Mi auguro che la forza di Meloni e la generosità di Berlusconi possano darci una prospettiva per il futuro».

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