Serino è il favorito. La terza dose rischia di congelare Figliuolo

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid, è tra i papabili per diventare il prossimo capo di stato maggiore dell'Esercito

Serino è il favorito. La terza dose rischia di congelare Figliuolo

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid, è tra i papabili per diventare il prossimo capo di stato maggiore dell'Esercito, ma le sue possibilità potrebbero calare drasticamente a causa della decisione governativa di procedere con la terza dose dei vaccini.

Il perché è presto spiegato. Si avvicina la nomina del nuovo capo di stato maggiore della Difesa, che dovrà prendere il posto dell'attuale, il generale di Squadra Enzo Vecciarelli, che lascerà l'incarico a novembre. Il Consiglio dei ministri dovrebbe decidere in questi giorni, comunque entro la prima decade di ottobre. Secondo la consueta turnazione, dovrebbe toccare alla Marina militare, visto che gli ultimi due vertici sono stati prima dell'Esercito (il generale Claudio Graziano) e poi dell'Aeronautica (l'attuale). In realtà, l'ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Marina in carica, sarebbe al limite con l'età (ha 64 anni), per cui si opterebbe per una figura più giovane. Anche se si parla di un possibile provvedimento ad hoc per lui. Di norma il capo della Difesa è scelto tra i capi di Forza armata, quindi la scelta potrebbe ricadere sul generale Pietro Serino, attuale vertice dell'Esercito. Benché non sia capo di stato maggiore, anche il generale Luciano Portolano, attuale comandante del Covi (Comando operativo di vertice interforze), ha già quattro stelle piene e quindi potrebbe rientrare tra i papabili, anche per l'ottimo lavoro svolto durante l'«esfiltrazione» dall'Afghanistan. Portolano viene indicato anche come nuovo capo di Sme, ma per ottenere quella nomina dovrebbe «retrocedere» a tre stelle più una funzionale. A stato maggiore Esercito, se fosse nominato Serino alla Difesa, potrebbe andare anche il generale Figliuolo, anche grazie al suo impegno attuale. Ma i nuovi scenari rischiano di stroncare la possibilità della sua nomina. A Sme potrebbe andare anche il generale Carmine Masiello, molto amato in ambito Esercito e consigliere militare di Matteo Renzi quando era premier.

A breve andrà a scadenza anche il ruolo del generale Alberto Rosso, capo di stato maggiore dell'Aeronautica, il cui posto dovrebbe essere preso dall'attuale sottocapo, generale di Squadra Luca Goretti o dal collega Gianni Candotti, comandante della Squadra aerea.

Il mandato di Cavo Dragone alla Marina arriverà a termine il prossimo giugno. Tra i nomi di coloro che lo potrebbero sostituire anche quello dell'ammiraglio Enrico Credendino, comandante della Squadra Navale che, in questo modo, si candiderebbe fra tre anni a diventare vertice dello stato maggiore della Difesa. La decisione sarà come sempre politica.

Le minoranze già lamentano di non essere state sentite sulla questione, ma si capirà di più nei prossimi giorni, quando a essere designato sarà il segretario generale della Difesa. Da lì, a cascata, arriveranno tutti gli altri nomi del grande risiko delle forze armate.

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